Stavolta la “vecchia” IBM torna a stupire: stanno lavorando ad un computer minuscolo (grande solo quanto un granello di sale) che utilizza una tecnologia basata su blockchain, e che sarà possibile installare ovunque!
Entro i prossimi cinque anni saranno disponibili dei “cryptographic anchors” (ancoraggi crittografici), simili a punti d’inchiostro o minuscoli computer più piccoli di un granello di sale, che sarà possible incorporare negli oggetti e nei dispositivi di uso quotidiano. Verranno utilizzati in tandem con la tecnologia di contabilità distribuita di blockchain per garantire l’autenticità di un oggetto dal punto di origine a quando raggiunge le mani del cliente.
Queste tecnologie aprono la strada a nuove soluzioni che affrontano la sicurezza alimentare, l’autenticità dei componenti fabbricati, i prodotti geneticamente modificati, l’identificazione di oggetti contraffatti e la provenienza di beni di lusso. Infatti in questo modo sarà possibile tracciare ogni processo in cui sarà coinvolto l’oggetto, e registrarlo su una blockchain sicura ed inviolabile.
Non è chiaro a che stadio si sviluppo sia attualmente il progetto, ma non appare per nulla fantascientifico! Ovviamente sarà da testare e sperimentare, ma è difficile immaginare che in futuro tecnologie come queste possano non esistere… Già Carrefour, con i suoi QR code per tracciare i polli, sta dimostrando che la strada è questa, ma tra applicare un QR code, ed installare un microcomputer, di differenza ne passa tanta.
Grazie a queste innovazioni sarà sempre più difficile contraffare prodotti, o mentire sulla loro provenienza. Inoltre i consumatori potranno facilmente accedere ad una smisurata quantità di dati sui prodotti che intenderanno acquistare. Il dado, come diceva Giulio Cesare… è tratto!
Fonte: www.ibm.com/blogs/research/2018/03/ibm-research-5-in-5-2018