Riceviamo da Luigi Travaglini e pubblichiamo.
L’azienda Storj Labs ha sviluppato Storj, ovvero nuovo tipo di archiviazione. Come Dropbox e Google Drive, Storj offre Giga e Giga di spazio a basso costo. Ma cosa ha a che fare con noi patiti delle critpovalute?
Ebbene sì, questa azienda è basata su un sistema di Blockchain decentralizzato. Una volta salvati i nostri dati all’interno della piattaforma essi vengono criptati e divisi, ossia, decentralizzati. Questi ultimi verranno distribuiti tra i vari utenti che hanno la possibilità di concedere al Cloud il loro spazio in cambio di Tokens: lo STORJ.
Un po’ come un insieme di più server, noi utenti offriamo alla rete il nostro spazio di archiviazione, libero sui nostri hard disk o ssd che siano, e loro ci pagano per la nostra concessione.
Conviene o no? Di certo è una nuova modalità di Cloud storage e possiede i suoi pro e contro. L’unica cosa da fare è testare questo nuovo strumento.
Ma allora se io do in affitto i miei Giga loro mi pagano? Esattamente sì. Non ci pagheranno in Euro o Dollari ma con questi token chiamati storj che hanno un valore che oscilla tra i 40 e i 60 centesimi. Molti si sono interessati a questo modo di guadagnare moneta virtuale, tra cui anche il sottoscritto. Vedremo, ovviamente nel lungo periodo cosa avrà in serbo per noi questo nuovo progetto.