Solo ieri vi raccontavamo del problema della “moltiplica” dei Tether dollars su Bitfinex, ed oggi dobbiamo tornare a parlare (male) di Tether…
Tether è la società che ha creato i Tether dollars (USDT), ovvero una criptovaluta basata sui dollari (1 USDT dovrebbe valere 1 dollaro, e dovrebbe avere il proprio corrispettivo in dollari americani). Ieri ha annunciato che il proprio sistema informatico è stato attaccato e che sono stati rubati 30 milioni di USDT. La società ha anche dichiarato che sta cercando di impedire lo scambio dei fondi rubati, ma questa eventualità sembra a dir poco complessa.
Nel comunicato ufficiale (poi rimosso) si leggeva che:
“30.950.010 di dollari in USDT sono stati rimossi dal portafoglio di Tether il 19 novembre 2017, e sono stati inviati a un indirizzo bitcoin non autorizzato. Visto che Tether è l’emittente dello USDT, non rimborserà alcuno dei token rubati [convertendoli in dollari reali], e tenterà di recuperarli per impedire loro di entrare in circolazione sul mercato”.
In particolare, l’azienda ha detto che sta rilasciando una nuova versione del client software Omni Core (su cui gira Tether) nel tentativo di bloccare in modo efficace la circolazione di questi token. Inoltre il portafoglio tether.to è stato temporaneamente sospeso ed un’indagine approfondita sulla causa dell’attacco è stata intrapresa per prevenire azioni simili in futuro.
Questo inconveniente tuttavia per ora pare non aver impattato molto sul valore del Tether dollar, che è sceso sotto la parità con il dollaro ma di pochissimo (0,998 $).
Fonte: www.coindesk.com/tether-claims-30-million-stable-token-stolen-attacker