Ieri un giudice ha dichiarato che gli XRP che vengono scambiati sugli exchange non sono security.
Si conclude così una causa iniziata a fine 2020, quando il prezzo di XRP era di circa 0,60$.
In seguito all’avvio della causa era sceso fino a 0,23$, per poi risalire fino a 1,76$ in piena bolla speculativa nel 2021.
Con il bear-market del 2022 era sceso fino a 0,32$.
Ieri, in pochi minuti, è passato da 0,47$ a 0,87$, per poi stabilizzarsi attorno agli 0,80$.
Il problema è che il prezzo attuale è nettamente superiore anche a quello precedente all’avvio della causa, e dato che ieri è cresciuto troppo e troppo in fretta, ora potrebbe ritracciare leggermente.
In altre parole non ci sarebbe da stupirsi se ora facesse un -25% e tornasse vicino a quei fatidici 0,60$ di novembre 2020.
Comunque, anche se dovesse scendere del 25%, rimarrebbe pur sempre del 25% superiore al prezzo di partenza di ieri.
Quella che si è formata ieri ha tutto l’aspetto di una mini-bolla passeggera, ma ciò che è accaduto ieri segna una svolta epocale per XRP. Quindi sembra improbabile che una volta che tale mini-bolla dovesse esplodere il prezzo ritorni da dove era partito, ovvero da meno di 0,50$.
A dire il vero non è nemmeno del tutto implausibile che possa addirittura salire ancora, anche se dopo un boom come quello di ieri forse la pressione di acquisto ora si è smorzata troppo per poter avere la forza di spingerlo ancora più in alto.
Tutto ciò comunque riguarda solo il breve periodo, perchè sul medio/lungo può accadere tutto ed il contrario di tutto.