Sì, c’è una bolla finanziaria in atto, e pure bella grossa! Ma non è limitata alle criptovalute: è invece estesa a tutto il settore finanziario globale.
Avete idea infatti di quanto denaro negli ultimi anni le Banche Centrali abbiano “stampato” (ovvero creato dal nulla) e distribuito proprio ai mercati finanziari con il cosiddetto QE? Stiamo parlando di migliaia e migliaia di MILIARDI di dollari (o euro, o yen, che dir si voglia). Il risultato è chiaro e sotto gli occhi di tutti: le borse mondiali (Wall Street in primis) hanno raggiunto record assoluti per capitalizzazione di mercato, proprio grazie all’immensa quantità di denaro immessa nei mercati finanziari dalle Banche Centrali.
Parte di quel denaro è finito anche nel mercato delle criptovalute, e sta finanziando (direttamente o indirettamente) buona parte della speculazione finanziaria in questo campo. Infatti per ragioni prettamente tecniche la bolla finanziaria ha ridotto sensibilmente i rendimenti degli asset speculativi tradizionali, convincendo molti investitori a prendersi qualche rischio in più spostando parte del loro capitale su investimenti a rendimento maggiore (come perlappunto le criptovalute).
Pertanto è assolutamente corretto in questo momento supporre che sia in atto una bolla speculativa, ma è assolutamente sbagliato pensare che questa bolla sia confinata alle criptovalute! La bolla infatti riguarda l’intero comparto finanziario mondiale.
Questo presupposto è importantissimo da tenere in considerazione quando si cerca di capire se e quando la bolla potrebbe scoppiare. Infatti fintanto che l’immensa quantità di denaro immessa nei mercati finanziari dalle Banche Centrali non sarà ritirata, è molto probabile che la bolla semplicemente sopravviverà. E visto che un ritiro di questa liquidità potrebbe far crollare l’intero mercato finanziario globale, non è affatto probabile che avvenga (perlomeno sul breve periodo).
Quindi lo sgonfiamento della bolla potrebbe avvenire solo tra qualche anno, e molto probabilmente potrebbe anche essere lento (ovvero graduale). Oramai i destini dei mercati finanziari tradizionali, e quello del mercato delle criptovalute, sono legati tra di loro proprio dagli effetti del QE. Pertanto è probabile che ciò che accadrà alle criptovalute, da questo punto di vista, possa accadere anche ai mercati tradizionali. Fin tanto che le Banche Centrali continueranno a “difendere” i mercati finanziari tradizionali, di fatto staranno anche difendendo (indirettamente) i mercati speculativi delle criptovalute. Ciò potrebbe cambiare se, e solo se, le stesse Banche Centrali dovessero decidere di iniziare a ritirare a ritmo sostenuto parte della liquidità immessa nei mercati finanziari in questi anni. Probabilmente questo accadrà, ma non a breve, e non velocemente.
PS: ovviamente nel frattempo potrebbero accadere anche molte altre cose che potrebbero cambiare lo scenario. Per ora però lo scenario che sembra più probabile è questo.