Marco Cavicchioli
Siamo soliti analizzare il prezzo di Bitcoin utilizzando come punto di riferimento il tasso di cambio in dollari USA, o al massimo in Euro, ma in giro per il mondo le cose cambiano.
Ad esempio in Argentina il valore della moneta locale, ovvero il peso argentino (ARS), è in caduta libera ormai da molto tempo. Basti pensare che un anno fa 1 peso valeva 8,8 millesimi di dollaro, mentre ora è precipitato a 4,6 millesimi.
Risalendo ancora più indietro, due anni fa valeva circa 10,6 millesimi di dollaro, quindi in due anni ha perso il 56% del proprio valore rispetto al dollaro statunitense (più della metà).
Per questo motivo non stupisce che già oggi il prezzo di Bitcoin in peso argentini sia tornato vicino ai massimi di sempre: 1 BTC vale più di 6,6 milioni di ARS.
Il massimo assoluto fu toccato il 9 novembre 2021, ovvero il giorno prima di quello in dollari, a quota 6,76 milioni di ARS. Quindi il prezzo odierno è solo di pochissimo inferiore, e dato che il peso continua a svalutarsi, ormai probabilmente è solo questione di tempo prima che il prezzo di Bitcoin faccia registrare il suo nuovo massimo storico in ARS.
Da notare che in Argentina il tasso di inflazione annuale (ovvero la perdita di potere di acquisto del peso) è schizzata al 102%! Un anno fa era al 55%, ed era inferiore al 20% solamente nel 2015. Questo induce a credere che il peso argentino continuerà a perdere potere di acquisto in modo rapido e significativo, rendendo particolarmente probabile un nuovo record di Bitcoin in tal senso.
Non va però fatto l’errore di ritenere rilevante il tasso di cambio nominale di Bitcoin in ARS, perchè anche per BTC quello che conta veramente è il potere di acquisto. In questo momento, facendo i calcoli, il potere di acquisto reale di 1 BTC in Argentina è comunque inferiore a quello che aveva a novembre 2021.
