NO.
Sono passate solo poco più di 24 ore dall’inizio del mese, ed è pertanto assolutamente impossibile affermare che si tratterà sicuramente di un mese negativo per i mercati crypto.
Sebbene in teoria ciò non si possa nemmeno escludere, quello che è accaduto ieri in realtà fa credere che abbia retto abbastanza bene alla luce di una situazione geopolitica che sembra in netto peggioramento.
Anzi, a confronto del fatto che tra il 6 ed il 27 di settembre il prezzo di Bitcoin era salito da 53.000$ a quasi 66.000$, il fatto che ieri sia sceso sotto i 62.000$ è davvero poca roba.
Sì, certo, fino a ieri stava lateralizzando da qualche giorno sopra i 62.000$, e sotto i 66.000$, mentre ieri i 62.000$ non hanno retto tanto che oggi addirittura si è anche scesi sotto i 61.000$. Ma questo potrebbe solo significare che la lateralizzazione si è abbassata.
Insomma, il livello chiave è sceso, da 62.000$ a 60.000$, e per ora questi hanno retto.
In altre parole c’è ancora tutto il tempo affinché ottobre possa rivelarsi infine un mese positivo, perché ciò che è accaduto ieri non inficia in alcun modo il trend di medio periodo (e nemmeno quello di medio/breve). Ha solo abbassato un po’ quello di breve periodo.
Il giorno chiave potrebbe essere il 12 ottobre.
Se Bitcoin riesce a tenere i 60.000$ fino ad allora, può darsi che in seguito possa anche iniziare una nuova bullrun. Altrimenti quel giorno le balene potrebbero provare ad affossarne temporaneamente il prezzo per acquistare a sconto in attesa del possibile inizio della bullrun.
Probabilmente occorrerà attendere ameno l’inizio della seconda metà del mese per capire se siamo ancora in UPtober, oppure no.
Infine vi consiglio di seguire in particolare modo l’andamento delle borse cinesi, perchè in buona parte l’andamento del prezzo di Bitcoin in questa fase dipende dalla Cina, e dalla politica monetaria della sua banca centrale.