In questi ultimi giorni il prezzo di Bitcoin sembra particolarmente pimpante.
Dopo aver provato un paio di volte a superare i 30.000$, per poi però tornare sotto questa soglia, oggi addirittura è risalito sopra e sta tentando di attaccare la soglia successiva dei 31.000$.
Non sembra esserci una causa specifica che abbia generato questo rialzo, ma in tarda mattinata si era diffusa la notizia che il Fondo Monetario Internazionale (FMI in italiano, IMF in inglese) ha scritto esplicitamente in un suo rapporto che “il ban delle criptovalute potrebbe non essere efficace a lungo termine”.
Da notare che l’FMI non è mai stato particolarmente gentile con le criptovalute, come quando se la prese con El Salvador per aver decretato Bitcoin valuta a corso legale.
Stavolta però ammette che bannare le criptovalute alla lunga non funziona, se non addirittura causa più problemi di quanti ne vorrebbe risolvere.
La notizia si è diffusa solo oggi, ma il report ufficiale è stato pubblicato ieri.
Si tratta di un report dedicato in particolare alle valute digitali delle banche centrali (CBDC) ed alle criptovalute nei Paesi dell’America Latina e dei Caraibi, quindi compreso El Salvador.
Il testo del documento contiene un intero paragrafo dedicato all’adozione delle criptovalute, in cui dicono che El Salvador ha reso Bitcoin valuta a corso legale, dichiarandolo così per legge un valido strumento di pagamento, mentre altri Paesi come Argentina e Repubblica Dominicana hanno vietato l’utilizzo di criptovalute a causa delle preoccupazioni relative al impatto sulla stabilità finanziaria.
La decisione dell’Argentina oltretutto sembra paradossale, dato che la loro valuta nazionale (peso argentino – ARS) si sta svalutando ad un ritmo feroce, tanto che Bitcoin è ai massimi di sempre rispetto ad ARS.
Il report si conclude con un paragrafo sui rischi, in cui scrivono:
Sebbene alcuni paesi abbiano completamente vietato gli asset crypto a causa dei loro rischi, questo approccio potrebbe non essere efficace a lungo termine. La regione dovrebbe invece concentrarsi sull’affrontare i driver della domanda di criptovalute, comprese le esigenze di pagamento digitale insoddisfatte dei cittadini, e sul miglioramento della trasparenza, registrando le transazioni di criptovalute nelle statistiche nazionali.
Questo sembra quasi un endorsement per le crypto, anche se le idee espresse dai tre autori (gli economisti Rina Bhattacharya, e Dmitry Vasilyev, ed il capo divisione del dipartimento dell’emisfero occidentale del FMI, Mauricio Villafuerte) potrebbero anche essere solamente personali.