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Nuova conferma: i dollari di Tether potrebbero proprio essere nella Noble Bank di Porto Rico

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noble bankVi avevamo già parlato in passato sia del rischio che Tether potesse essere insolvibile, sia del fatto che invece i fondi a copertura parevano esserci.

Ieri però è arrivata una nuova conferma, secondo cui sarebbe sempre più probabile che i fondi di Tether ci siano, e stiano a Porto Rico. La conferma proviene sempre da Bitmex (gli stessi della prima ipotesi): secondo dati appena rilasciati a Porto Rico, Noble International Bank potrebbe proprio essere la banca di riserva principale di Tether.

Infatti il commissario delle istituzioni finanziarie di Porto Rico (ricordiamo che Porto Rico fa parte degli Stati Uniti d’America) ha appena pubblicato dei dati aggregati sul sistema finanziario del 2017. Secondo questo documento i depositi bancari nella categoria International Financial Entities (che comprende anche Noble Bank) sono stati di 3,3 miliardi di dollari, in crescita del 248% nel trimestre conclusosi a dicembre 2017.

I ricercatori spiegano che questa “straordinaria crescita coincide con un grande aumento di valore delle attività della criptovaluta (Tether), che probabilmente ha portato a grandi flussi di cassa in banche ad essa legate”. Nello stesso periodo infatti il valore di Tether in circolazione è aumentato del 215% a 1,4 miliardi di dollari. Concludono dicendo:” Questi nuovi dati supportano la tesi nel nostro recente articolo su Tether, in cui abbiamo ipotizzato che Noble Bank sia la principale banca di riserva di Tether“.

Noble Bank International (NBI) ha spiegato che: “La banca, con sede nel Territorio statunitense di Porto Rico, è regolata dalla legge federale degli Stati Uniti. L’NBI è una banca di riserva non frazionaria. Ciò significa che NBI non presta o re-ipotizza risorse del cliente”. In questo modo di fatto Tether sarebbe già esposta al controllo delle autorità di regolamentazione degli Stati Uniti, tramite NBI.

Sia chiaro: questa non è la conferma definitiva! Sono ancora ipotesi, ma sempre più concrete. Infatti quei 3,3 miliardi di dollari in più nel 2017 a Porto Rico sono arrivati, ed è possibile siano finiti sui conti della NBI. Inoltre, se volessero, le autorità di controllo americane potrebbero già verificare se i fondi presso la NBI ci sono, oppure no. Insomma, il giallo sta probabilmente per giungere alla sua conclusione, che potrebbe essere positiva per il mondo delle criptovalute.

Fonti:
blog.bitmex.com/wp-content/uploads/2018/03/companie_IFE.pdf
blog.bitmex.com/tether-addendum-new-financial-data-released-from-puerto-rico

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