Marco Cavicchioli
Ieri si è diffusa una notizia falsa riguardo l’halving di Bitcoin.
D’altronde ieri era il primo di aprile, e quindi sono state pubblicate diverse notizie false!
Purtroppo però nel caso della fake news sull’halving di Bitcoin alcuni ci sono cascati, sebbene bastasse leggere nel dettaglio la notizia per capire che si trattava solo di un pesce di aprile.
La notizia affermava che era stata lanciata una nuova release del software per il mining, per rendere il processo di estrazione più ecologico. Diceva anche che i miner avrebbero dovuto aggiornare il software già nei prossimi giorni, e che questo avrebbe portato ad un rallentamento nella generazione dei blocchi e quindi allo spostamento a maggio dell’halving.
Il problema è che stanotte in effetti c’è stato un piccolo rallentamento nella generazione dei blocchi, e quindi quello che era solamente (ed evidentemente) un pesce di aprile si è trasformato in una fake news che ha convinto alcuni sprovveduti. Il prezzo di Bitcoin è sceso.
Fino a ieri si stimava che l’halving sarebbe avvenuto il 20 di aprile, mentre oggi la stima è stata spostata un giorno più avanti, ovvero il 21 di aprile.
L’aggiornamento del software per il mining invece è solo una bufala, anche perchè nessuno può obbligare alcun miner ad aggiornare il suo software. Semplicemente al posto che i classici 9 minuti e mezzo in media per minare un blocco, come è stato fino a ieri, sembra che ora ce ne vogliano un pochino di più. Non bisogna però dimenticarsi che il protocollo Bitcoin è progettato per avere in media un nuovo blocco minato ogni 10 minuti, quindi è ancora tutto perfettamente nella norma.
