Marco Cavicchioli
Da ieri circola un video che ritrae uno spezzone di un programma TV americano durante il quale l’attrice Margot Robbie, celebre per la sua recente interpretazione di Barbie, ha citato Bitcoin.
L’attrice ha citato il marito, Tom Ackerley, che è anche co-produttore del film Barbie, affermando che durante la preparazione del film voleva parlare di Bitcoin con l’altro produttore, David Heyman, e lei e le regista, Greta Gerwig, sbuffavano.
A tal proposito ha citato anche la cosiddetta “Big Ken Energy” (o Kenergy), ovvero il lato positivo di Ken, il compagno di Barbie.
E’ un po’ come se parlare di Bitcoin fosse in fondo una delle cose che farebbe Ken.
La cosa interessante di questa vicenda non è tanto il fatto che il marito di Margot Robbie, Tom Ackerley, si interessi di Bitcoin, ma che ne sia interessato anche David Heyman.
Per chi non lo conoscesse, David Heyman è un produttore cinematografico inglese famoso per aver prodotto tutti gli otto film della saga di Harry Potter, oltre anche a molti altri film famosi.
A dicembre del 2017 Heyman scrisse su Twitter:
Bitcoin potrebbe essere una bolla, ma la tecnologia blockchain non lo è.
In effetti in quel momento sul prezzo di Bitcoin si era gonfiata una mega-bolla speculativa che nel giro di un anno lo aveva portato da 1.000$ a 20.000$, e che sarebbe scoppiata a breve. Ma poi nel 2021 se ne formò un’altra che lo portò addirittura a quasi 70.000$, per poi scoppiare riportando il prezzo a circa 15.000$ l’anno scorso. Ora è di poco inferiore ai 30.000$.
Quindi le parole di Heyman nel 2017, che citavano un articolo di Bloomberg, lette quasi sei anni dopo sembrano quasi profetiche.
