Oggi, alle 14:30 ora italiana, sono stati pubblicati i nuovi dati sull’inflazione negli USA a settembre.
L’inflazione generale è scesa dal 2,5% di agosto al 2,4%, ma i mercati si aspettavano un calo fino al 2,3%.
Quello che però conta di più, e che ha spaventato i mercati, è il dato dell’inflazione core.
Infatti con inflazione core si intende l’aumento dei prezzi dei beni al consumo escludendo però cibo e prodotti energetici (petrolio, eccetera). Questo dato è meno volatile di quello dell’inflazione generale, e quindi più buono per analizzare il trend sul medio/lungo periodo.
Ebbene, l’inflazione core a settembre negli USA è salita, dal 3,2% al 3,3%, mentre i mercati si aspettavano che fosse rimasta invariata.
Il fatto che l’inflazione sia salita, e soprattutto che i mercati non se lo aspettassero, li ha un po’ colti di sorpresa, ed hanno reagito malino. Le borse USA non erano ancora aperte (aprono alle 15:30 ora italiana), e così le preoccupazioni si sono riversate sul mercato crypto.
Il prezzo di Bitcoin è tornato velocemente sotto i 61.000$, dopo che in mattinata era risalito sopra questa soglia. Stanotte invece era sceso.
A questo punto occorre fare attenzione, perchè in questi giorni è prevista volatilità, e soprattutto perchè lunedì il mercato ha dato un segnale negativo per il prezzo di Bitcoin.
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