in

Le banconote sono solo pezzi di carta

50 euro

50 euroUna banconota da 50 Euro vale realmente 50 Euro? NO.

C’è scritto sopra che vale 50 Euro, ma questo è tutto ciò che ne determina il valore. Ovvero noi consideriamo quel foglio di carta avere un valore di 50 Euro solo perchè sopra c’è scritto così. Immaginate ad esempio cosa accadrebbe ad una banconota da 50 Euro se si potesse cancellarne la scritta “50”…

E chi ci assicura che quella scritta sia corretta? Ovvero chi ci assicura che quel foglio di carta in cui c’è scritto 50 Euro rappresenti effettivamente un valore di 50 Euro? La BCE (ovvero la Banca Centrale Europea)!

Osservate bene la banconota (cliccate sull’immagine per ingrandirla):

50 euro fronte retro

Noterete chiaramente che in alto c’è scritto BCE, ed appena sotto c’è addirittura la firma del Presidente della BCE. Ovvero una banconota non è nient’altro che un certificato, ovvero un foglio di carta emesso dalla Banca Centrale e firmato dal suo Presidente che certifica che il medesimo rappresenta un preciso valore scambiabile “al portatore”.

Infatti se un falsario crea una copia, questa non vale 50 Euro! Perchè il valore non sta nella banconota stessa, ma nella validità di ciò che certifica. Se il certificato è falso allora il valore che sostiene di rappresentare in realtà invece non lo rappresenta affatto (a meno che non sia in alcun modo distinguibile dall’originale…).

Non so se l’avete mai notato, ma ogni banconota riporta anche un codice identificativo (lo vedete due volte sul retro dell’immagine qui sopra). Ovvero ogni banconota è in realtà un singolo certificato, con tanto di numero unico di identificazione, al quale la Banca Centrale che lo emette assegna un valore arbitrario. Qualora una copia avesse lo stesso numero identificativo in teoria non sarebbe valida, e qualora una copia avesse invece un numero identificativo differente da qualsiasi banconota originale in teoria non sarebbe valida lo stesso perchè quel numero non sarebbe stato assegnato a nessun certificato dalla BCE.

La stessa identica cosa, anche se è molto più difficile immaginarlo, vale per gli Euro elettronici. Ovvero non sono monete dotate di un loro proprio valore cosiddetto “intrinseco”, ma solo rappresentazioni di un valore, tanto che potremmo definirli “certificati digitali” di valore.

In altre parole il denaro moderno non ha di per sè valore, ma è “solo” una tecnologia inventata dall’uomo per rappresentare un valore in modo che sia il più facile possibile da scambiare. Insomma, è una tecnologia che funziona molto bene, e che, come si dice in gergo, serve per rendere “liquidi” i mercati.

Ebbene, la stessa identica cosa vale per Bitcoin, e per le criptovalute. Anzi, per quanto riguarda la tecnologia di Bitcoin questa sarebbe addirittura nettamente superiore a quella delle banconote!

Innanzitutto Bitcoin, a differenza delle banconote, non è falsificabile. Non c’è verso di creare delle copie dei token BTC, o di duplicarli, o di spenderli due volte: i token BTC sono infalsificabili.

Inoltre Bitcoin non è emesso da una Banca Centrale, che di fatto ha una certa buona dose di discrezionalità nel decidere quante banconote immettere sul mercato: Bitcoin non è emesso da nessun soggetto in particolare, ma da una rete P2P che segue un protocollo informatico ferreo ed inviolabile, che ha deciso quanti ne verranno emessi, e quando (anche se sul quando si possono avere dei dubbi).

Quindi a livello strettamente tecnologico Bitcoin è nettamente superiore alle banconote. Anzi, molto probabilmente, grazie a Lightning Network, diverrà migliore anche rispetto al denaro fiat digitale (ovvero Euro, Dollari, e similari). La supremazia tecnologica di Bitcoin rispetto alla oramai vecchia tecnologia del denaro fiat è totale.

Va però anche detto che lo stesso Bitcoin potrebbe essere sorpassato da nuove tecnologie magari ancora più efficaci, ma per ora dobbiamo ammettere che non ne sono ancora state individuate. Ad oggi insomma a livello tecnologico Bitcoin è la forma di denaro migliore che l’uomo abbia mai inventato.

Tutt’altro discorso però è il valore reale, sia degli Euro che dei Bitcoin (il valore reale di una moneta è il suo potere di acquisto). Le valute fiat sono molto avvantaggiate da questo punto di vista grazie al cosiddetto “corso legale”: ovvero ad esempio in Italia nessuno, per legge, può rifiutarsi di ricevere un pagamento in Euro. Ovviamente per Bitcoin non è così (e forse mai lo sarà).
Il coso legale assicura ad una moneta la diffusione capillare su uno specifico territorio, rendendola di fatto utilizzata da un ampio numero di persone (direi la totalità degli individui, o quasi). Quindi essendo una tecnologia, nel momento in cui una moneta viene utilizzata da tutti ha per forza di cose anche un valore reale (sebbene non sia fisso, e possa variare anche molto da moneta a moneta).

In assenza di corso legale invece la diffusione di Bitcoin per ora è ancora molto limitata. Al mondo ci sono 7 miliardi di persone, di cui tutte o quasi utilizzano denaro fiat. Di queste pare che solo circa 25 milioni usino Bitcoin…
Visto che il valore di una tecnologia dipende anche dall’uso che se ne fa, allora possiamo dire che il valore di Bitcoin è ancora limitato a causa del fatto che non si è ancora diffuso molto come mezzo di pagamento. Tuttavia qualora Lightning Network dovesse riuscire a far diffondere molto di più questa nuova eccezionale tecnologia, c’è da attendersi che il suo valore possa aumentare.

Basterà la supremazia tecnologica a garantire a Bitcoin una più ampia diffusione? C’è chi crede di sì. Ma, ovviamente, c’è anche chi crede di no. “Ai posteri l’ardua sentenza“.

Horizon Group Team

La ICO del social network italiano FidelityHouse

morto

Che fine fanno i miei Bitcoin se muoio?