Nelle ultime ore si sta facendo strada una nuova ipotesi. Però per spiegarvela bene c’è bisogno di partire da lontano…
Kobayashi è il curatore fallimentare di Mt. Gox. Ha in cassa un bel po’ di Bitcoin, e se riesce a monetizzarli bene, cambiandoli in dollari quando il prezzo di BTC è alto, può raccogliere più fondi da distribuire ai creditori del fallimento di Mt. Gox (che sono molti, ed aspettano ancora un sacco di soldi).
A partire da Settembre 2017 Kobayashi ha già incassato 400 milioni di dollari dalla vendita dei BTC di Mt. Gox. L’ultima operazione documentata sembrerebbe essere del 18 Febbraio, quindi in questi 5 mesi avrebbe incassato una media di 88 milioni al mese.
Durante i primi 3 mesi di vendite, da Settembre a Dicembre 2017, le sue vendite non sono riuscite ad intaccare il trend di crescita sul medio periodo (anche se pare abbiano causato alcuni importanti ritracciamenti verificatisi in quel periodo), ma in Gennaio e Febbraio 2018 si crede che abbiano innescato lo scoppio della bolla speculativa.
Il problema è che ha in cassa ancora circa 180mila BTC, per un controvalore attuale di circa un miliardo e mezzo di dollari… Visto che si presume che il suo obiettivo sia molto probabilmente quello di venderli tutti, nel minor tempo possibile (ma al maggior prezzo possibile), da quando si è diffusa questa notizia (7 Marzo 2018) gli orsi sembrerebbero essersi reimpadroniti del mercato.
Il punto chiave non sembrerebbe essere legato a possibili vendite di Kobayashi in questa fase: l’ultima documentata è del 18 Febbraio, quando Bitcoin valeva più di 11mila dollari, e tendenzialmente a lui conviene vendere quando il prezzo è alto, non quando il prezzo è basso (inoltre ad esempio la vendita del 18 Febbraio non ha provocato nè crolli nè ritracciamenti, ed anzi il 20 Febbraio Bitcoin ha toccato il picco massimo del mese, sfiorando i 12mila dollari). Anche perchè, come dimostra il trend di crescita tra Settembre e Dicembre 2017 (quando le vendite di Kobayashi erano già in corso), non è detto che le vendite di Kobayashi deprimano il mercato! Possono di certo causare dei ritracciamenti, ma 88 milioni di dollari al mese sembrano davvero troppo pochi per poter condizionare il prezzo di un asset che ha una capitalizzazione di mercato di 150 miliardi.
Certo, Kobayashi potrebbe intensificare le vendite, e portare la media degli incassi ben sopra gli 88 milioni al mese. Se ad esempio la portasse a 100 gli occorrerebbero presumibilmente circa 15 mesi prima di aver esaurito tutti i BTC a disposizione… E sarebbe proprio QUESTO a preoccupare i mercati, e ad aver nuovamente scatenato gli orsi.
Ripetiamo: l’ultimo crollo si è innescato dopo la diffusione della notizia della pubblicazione del rapporto ufficiale di Mt. Gox del 7 Marzo 2018 (contemporaneamente al problema su Binance). Quindi questo crollo non pare essere stato innescato da una nuova ondata di vendite di Kobayashi, ma dal panico generato dalla diffusone della notizia delle sue vendite! Ad oggi infatti non ci sono prove che il 7 Marzo Kobayashi abbia di nuovo venduto grossi volumi di BTC (mentre invece sappiamo con certezza che la notizia si è diffusa proprio a partire dal 7 Marzo): per la precisione il Tweet che ha diffuso la notizia è stato pubblicato alle 9:06 italiane proprio del 7 Marzo 2018 (il crollo è iniziato alle 16,30 circa, non appena Binance ha bloccato i prelievi).
Pertanto l’ipotesi, ancora però non supportata da prove, è che la notizia di Kobayashi abbia di nuovo “scatenato gli orsi”. Il problema è che si può effettivamente presumere che nei prossimi mesi ogni volta in cui il prezzo dovesse salire a quote ritenute “interessanti” da Kobayashi, questo potrebbe procedere con nuove vendite di consistenti volumi di BTC, creando continui ritracciamenti. In altre parole c’è il timore che nei prossimi mesi il prezzo di Bitcoin potrebbe non riuscire più ad aumentare, fino a che Kobayashi non abbia finito la scorta di BTC da vendere.
Questa ipotesi a dire il vero sembra debole, perchè per ben 3 mesi, da Settembre a Dicembre 2017, Kobayashi ha venduto volumi significativi di Bitcoin senza riuscire ad intaccare il trend di crescita sul medio periodo. Difficile credere che questa dinamica possa essere diversa in futuro, anche perchè più BTC Kobayashi venderà, prima li esaurirà! Tuttavia spesso il comportamento dei mercati è irrazionale, ed il ritorno degli orsi sembrerebbe confermare questa ipotesi (come l’ha già ampiamente confermata lo straordinario momento “bullish” di fine anno).