Questa notte il prezzo di Bitcoin è passato da 26.800$ ad oltre 27.400$ nel giro di due ore.
Vista l’ora (dalle 3:30 alle 5:20), è possibile che questo piccolo balzo sia dovuto ai mercati asiatici. Infatti a quell’ora a Shanghai erano le 9:30 del mattino, ed a Tokyo le 10:30.
In effetti stanotte è stata annunciata una notizia che potenzialmente potrebbe essere molto positiva per Bitcoin e criptovalute soprattutto in Asia: la riapertura della Cina agli exchange crypto.
La Cina bandì completamente gli scambi di criptovalute nel 2021, in piena bullrun. Anzi, a dire il vero aveva bandito completamente anche il mining, ma tali ban non hanno funzionato.
Infatti già solo pochi mesi dopo la Cina era tornata il secondo maggiore Paese al mondo per hashrate nel mining di Bitcoin.
In altre parole i divieti cinesi contro il settore crypto non stanno funzionando affatto bene, e così forse il governo ha optato per un cambio di approccio.
Oggi, quando da noi era ancora notte, la Securities and Futures Commission (SFC) di Hong Kong ha annunciato ufficialmente che consentirà agli exchange crypto di tornare a fornire i loro servizi anche ai clienti retail, ovvero ai cittadini comuni.
Sebbene Hong Kong sia una regione cinese a statuto speciale, è ormai parte integrante della Cina, pertanto quello che accade ad Hong Kong di fatto sta accadendo in Cina.
Per ora gli exchange crypto potranno tornare ad operare ad Hong Kong, ovvero la principale piazza finanziaria internazionale della Cina, ma a questo punto è lecito immaginare che la cosa verrà presto estesa a tuti i cinesi.
Tuttavia la SFC aggiunge che per operare come exchange crypto ad Hong Kong sarà necessario richiedere ed ottenere un’apposita licenza, e che gli exchange che non hanno intenzione di farlo dovrebbero procedere ad “una chiusura ordinata delle loro attività a Hong Kong”.
A questo punto la domanda è: affluiranno nuovi capitali sui mercati crypto. La risposta sembrerebbe essere sì, anche se in questo momento è impossibile dire quanti.