Credo che abbiate tutti presente che i circuiti di pagamento come Visa e Mastercard ultimamente si sono apertamente schierati contro l’utilizzo delle criptovalute (perchè ne sarebbero pesantemente danneggiate qualora questi nuovi strumenti alternativi si dovessero diffondere molto).
Però quello che non hanno capito è che questa rivoluzione, già in atto, non è arrestabile. Ricordate cosa accadde ad esempio alle case discografiche quando si schierarono contro la distribuzione digitale della musica online all’inizio degli anni 2000? Ecco, qualcosa del genere in teoria potrebbe accadere anche nel prossimo futuro ai circuiti di pagamento tradizionali, se non sapranno cogliere le opportunità dell’innovazione tecnologia in questo campo.
Infatti, secondo uno studio del fornitore di servizi di pagamento globale Worldcore tra i propri clienti (300mila in totale) si è scoperto che addirittura l’89% sa già bene cosa siano le criptovalute, e addirittura il 53% ne ha già acquistate. Ovvero più della metà possiede criptovalute, e la stragrande maggioranza le conosce. A questo punto la domanda è: ma come credono di poter fermare questo fenomeno?
Lo studio ha coinvolto più di 10.000 persone provenienti da 47 paesi, 36% giapponesi, 25% americani, 18% coreani, 8% europei, 6% cinesi, eccetera.
Unionpay, Visa e Mastercard rappresentano collettivamente l’80% delle carte in tutto il mondo
Il CEO di Worldcore, Alexey Nasonov, ha detto:
“Tra i nostri clienti ci sono persone di diverse specialità ed età, ma la ricerca è stata condotta tra un pubblico molto attivo in termini di transazioni. Come uno dei servizi più popolari che abbiamo sono i pagamenti di massa in tutto il mondo, così come l’uso di portafogli di criptovaluta. Quindi inizialmente la ricerca è stata condotta tra i clienti che erano esperti nel campo dei servizi finanziari”.
Fonte: news.bitcoin.com/survey-visa-mastercard-unionpay-crypto-purchased