Chi lo dice che noi italiani siamo sempre indietro quando si tratta di innovazione e nuove tecnologie?
Infatti una sussidiaria di Intesa Sanpaolo sta studiando la possibilità di creare dei derivati su Ethereum. E’ Banca IMI, che sta lavorando con gli smart contract consentiti da Ethereum oramai da 2 anni, focalizzandosi sul business dei derivati.
In un’intervista rilasciata a CoinDesk, Massimo Morini (Head of Interest Rate and Credit Models presso Banca IMI) ha detto:
“Abbiamo cercato di progettare un modello di business sfruttando una tecnologia basata su blockchain pubblica, in modo tale che da un punto di vista finanziario le garanzie siamo molto più forti di quelle che abbiamo con la tecnologia standard”.
I nuovi contratti basati su questa tecnologia potrebbero ridurre di molto i ritardi dovuti ai tribunali per risolvere eventuali controversie. Anticipando i problemi e le soluzioni, il contratto intelligente derivato potrebbe ridurre i ritardi da giorni a minuti e tagliare drasticamente i costi di risoluzione.
“Alla fine, è sufficiente che il contratto intelligente mantenga una piccola quantità di fondi da utilizzare nel caso in cui qualcuno smetta di pagare, per garantire che, anche se si smette di pagare, in poche ore, si può uscire del contratto senza perdere denaro. Questo è veramente un modello di business diverso da quello che siamo abituati a vedere nei mercati finanziari standard, ma finanziariamente funziona“, ha aggiunto Morini.
Ma la soluzione sviluppata dal team di Morini non andrà molto lontano senza qualche aiuto da parte delle istituzioni finanziarie… “A lungo termine, questo può anche dover significare la trasformazione del loro modello di business, mantenendo però alcuni elementi del modello di business attuale” sostiene Morini.
Fonte: www.coindesk.com/italian-bank-intesa-sanpaolo-exploring-ethereum-derivatives