Guardate questo grafico:
In verde, sull’asse primario, ci sono i tassi di inflazione annuali del dollaro americano dal 2013 al 2017.
In arancione, sull’asse secondario, ci sono i tassi di crescita del valore di Bitcoin dal 2014 al 2017 (i dati sono estratti da Coinmarketcap, ed è per questo che la serie può iniziare solo nel 2014).
Ad un primo sguardo sembrerebbe che ci possa essere una correlazione. In realtà questo grafico non dimostra assolutamente nulla, anche perchè la serie arancione è molto corta, ma può servire per stimolare ulteriori approfondimenti a riguardo (tra l’altro i dati parziali del 2018 sembrerebbero essere abbastanza in linea con questi, al netto della bolla speculativa di fine 2017).
Non dobbiamo dimenticarci che Bitcoin è stato appositamente creato per essere una valuta deflattiva, ed in particolare come “sostituto” delle valute fiat inflattive. Ovvero in altri termini più aumenta l’inflazione delle valute fiat più in teoria potrebbe aumentare l’interesse nei confronti delle valute deflattive come Bitcoin (soprattutto da parte di chi ha dei risparmi in valuta e non vuole che perdano di valore). Quindi se ci fosse davvero una correlazione tra l’inflazione del dollaro americano e l’incremento di valore di Bitcoin non ci sarebbe nulla di cui stupirsi.
I dati relativi all’inflazione del dollaro americano sono stati presi da in2013dollars.com, mentre quelli relativi a Bitcoin sono stati estratti dalle serie storiche dei tassi di cambio in dollari pubblicate su Coinmarketcap. In particolare per ogni giorno è stata calcolata la media tra il prezzo minimo e quello massimo, e poi è stata calcolata la media annuale delle medie giornaliere in modo da calcolare i valori medi annui di BTC, ed i loro tassi di incremento anno su anno.
Chi volesse verificare i calcoli può provare a rifarli partendo dagli stessi dati in modo da controllare che siano corretti (sono tutti dati pubblici). Chi volesse approfondire, se vuole, può poi inviarci le sue conclusioni a [email protected]. Grazie.