La Società editoriale de Il Fatto Quotidiano (SEIF) ha pubblicato il piano industriale 2023-2025.
In questo piano si legge che la società vuole trasformarsi da media company a community company, e che vuole consolidare la community e la spinta innovativa anche attraverso il web 3.0 e la blockchain. Il Fatto Quotidiano è un quotidiano italiano fondato nel 2009 tra gli altri da Marco Travaglio, che ne è ancora oggi il direttore dell’edizione cartacea.
Il ricorso agli strumenti del web 3.0 servirebbe per conquistare la fiducia delle generazioni più giovani.
Il comunicato ufficiale rivela che la parte strategica del piano è l’espansione della Community, e per “rafforzare le possibilità di partecipazione attiva a tutte le diverse attività del gruppo editoriale” hanno deciso di avviare un progetto digitale basato su tecnologia Web 3.0. La cosiddetta “nuova Community 3.0” dovrebbe consentire ai membri una maggiore partecipazione alla vita aziendale, con accessi esclusivi ai prodotti e servizi de “Il Fatto Quotidiano” e l’utilizzo di logiche di gamification.
Per questo sarà sviluppata una piattaforma su tecnologia blockchain “non speculativa” che permetterà ad ogni membro la possibilità di interagire con tutto il resto della Community.
Il partner del progetto di SEIF è l’operatore fintech italiano Tinaba, oltre a partner tecnologici come Knobs e Mangrovia Blockchain Solutions.
La piattaforma dovrebbe diventare operativa nel secondo semestre del 2023.
Non è chiaro se si tratterà di una vera blockchain decentralizzata, o di una finta blockchain centralizzata. Non è nemmeno chiaro se verrà creato un token del Fatto Quotidiano, ad esempio per le transazioni interne alla piattaforma, in particolare quelle eventualmente legate alla gamification.
Da notare che in borsa il titolo SEIF quest’anno ha fatto registrare il suo valore minimo storico assoluto, poco sopra gli 0,25€, a fronte di un prezzo iniziale di collocamento, nel 2019, di 0,8€.
La pubblicazione del nuovo piano non sembra aver avuto un impatto significativo sul prezzo del titolo in borsa, probabilmente perchè negli ultimi giorni c’era già stata una crescita dell’11%.