Oggi il Financial Times ha pubblicato un articolo che riporta pesanti accuse al celebre exchange Crypto.com.
L’accusa più grave è quella di utilizzare il loro stesso exchange per fare trading, “dall’interno”.
Quindi una sorta di conflitto di interessi, o addirittura insider trading.
FT però cita come fonti solo cinque persone anonime che sarebbero al corrente della questione, quindi per ora queste accuse vanno considerate solo delle indiscrezioni.
Stando a quanto riportato dal celebre quotidiano finanziario inglese, Crypto.com avrebbe addirittura dei team interni che farebbero trading e market making sulla loro stessa piattaforma, come “controparte dei clienti” con l’intento di migliorare la liquidità.
Inoltre i dirigenti della società avrebbero chiesto ai dipendenti di negare operazioni di market maker interne.
Crypto.com di fatto ha ammesso di avere un team di market making, ma affermando che viene trattato come qualsiasi altro trader di terze parti. Inoltre il team di trading della società starebbe facendo scambi anche su altri exchange.
Il compito principale del team di trading sarebbe quello di assicurarsi che i rischi dell’azienda rimangano bassi, grazie a coperture su determinate posizioni, e lo scopo sarebbe quello di aumentare la liquidità sulla piattaforma e realizzare profitti.
Secondo Crypto.com questa non sarebbe una pratica controversa.
Le accuse di FT per ora non sembrano aver provocato problemi. Infatti ad esempio il prezzo del token CRO sostanzialmente non si è mosso.
Il vero grosso problema potrebbe esserci nel caso in cui il team di trading della società non utilizzasse fondi propri, ma fondi degli utenti. Questa ipotesi però ad oggi è solo puramente teorica, e non ci sono segnali che potrebbero renderla plausibile.
Ovviamente però nel caso in cui il trading del team interno producesse perdite queste potrebbero pesare sulla sostenibilità della società, e questo potrebbe essere un altro problema.
Rimane comunque sempre valido il consiglio di non conservare i propri fondi su wallet custodial, come quelli degli exchange centralizzati, per lunghi periodi. Crypto.com in questo momento non sembra essere a rischio, ma in futuro non si sa mai.