Marco Cavicchioli
Secondo una recente stima del prof. Ferdinando Ametrano, il patrimonio complessivo delle famiglie italiane investito in criptovalute sarebbe di circa 5 miliardi di euro.
Su una capitalizzazione di mercato complessiva superiore a 1.150 miliardi di dollari si tratterebbe di una percentuale inferiore allo 0,5%.
Gli italiani sono circa lo 0,75% dell’intera popolazione mondiale, quindi o il patrimonio investito in crypto da noi è mediamente inferiore a quello degli altri Paesi, oppure parte del capitale che gli italiani detengono in crypto sfugge alle stime.
La differenza però potrebbe anche essere spiegata dal fatto che la capitalizzazione di mercato è un dato puramente teorico, mentre la stima di Ametrano potrebbe essere stata calcolata partendo dagli euro investiti in crypto, e non dal valore attuale delle crypto detenute complessivamente dagli italiani. Inoltre la fonte dati utilizzata per calcolare la stima è il bollettino economico di gennaio 2023 di Banca d’Italia, che potrebbe anche peccare di eccessiva prudenza.
Ametrano fa anche notare che questo valore però potrebbe essere in crescita, dato che i patrimoni gestiti dal private banking italiano superano i mille miliardi di euro, e prima o poi tra l’1% ed il 3% di questi risparmiatori potrebbe voler entrare nel mondo crypto, anche solo a scopo di diversificazione.
