Qualche giorno fa il New York Times ha svelato che FTX in passato ha investito 11,5 milioni di dollari per comprare una quota di proprietà della società madre della Farmington State Bank.
Si tratta di una delle più piccole banche degli USA, con un’unica filiale a Farmington, nello Stato di Washington, solo tre dipendenti, ed un patrimonio netto di soli 5,7 milioni di dollari.
La banca ha poi cambiato nome in Moonstone Bank, e questo nome è stato registrato come marchio pochi giorni prima dell’investimento di FTX. Sul suo sito web Moonstone afferma che vuole sostenere “l’evoluzione della finanza di nuova generazione”.
Il NYT però riferisce anche che non è affatto chiaro come FTX, che ha sede in uno Stato estero (alle Bahamas), sia stata autorizzata ad acquistare una partecipazione in una banca con licenza statunitense, perchè un tale acquisto “dovrebbe essere approvato dalle autorità di regolamentazione federali”.
Secondo alcuni veterani del settore bancario interpellati dal NYT sarebbe difficile credere che le autorità di regolamentazione abbiano consentito consapevolmente a FTX di ottenere il controllo di una banca USA. Ovvero sembrano suggerire che l’acquisto sia stato fatto all’oscuro delle autorità statunitensi, o che queste abbiano chiuso un occhio.