Bitcoin è nato nel 2009.
Fino ad oggi in passato ci sono stati tre halving, avvenuti ogni circa 4 anni, sempre nell’anno delle elezioni presidenziali USA (2012, 2016 e 2020). In tutti e tre i casi dopo l’halving e dopo le elezioni c’è stata una grande bullrun del prezzo di Bitcoin.
Anche quest’anno c’è stato l’halving, e le presidenziali USA si terranno il 5 novembre.
Per questi motivi in molti si aspettano l’inizio di una grande bullrun anche quest’anno.
Ma in realtà non vi è nessuna certezza che ciò accada.
Il punto chiave sembra essere la debolezza del dollaro, dato che il prezzo di Bitcoin tende a fare l’opposto di cosa fa il Dollar Index, e visto che il Dollar Index tende a scendere dopo le presidenziali USA.
In effetti il Dollar Index è su livelli relativamente alti, e negli ultimi giorni è anche risalito un po’. Ma ciò non è assolutamente sufficiente per affermare con sicurezza che ci sarà una nuova grande bullrun dopo le elezioni.
Sebbene sia impossibile anche solo calcolare la probabilità con cui può verificarsi una nuova grande bullrun, vi sono però alcuni indizi che la fanno ritenere possibile.
Infatti oltre al dollaro, che in effetti potrebbe indebolirsi, c’è un aumento della liquidità dovuto all’immissione di denaro sui mercati da parte della banca centrale cinese, ed il prezzo di Bitcoin è strettamente legato alla liquidità.
Inoltre il trend sul medio/lungo periodo di Bitcoin sembra ancora essere crescente, anche se ormai è da marzo che il suo prezzo non sale più sopra i 72.000$.
Quindi, è possibile che quest’anno non ci sia una grande bullrun? Sì, anche se una tale ipotesi in teoria ad oggi sembra meno probabile di quella contraria.
Nel caso in cui effettivamente non ci fosse, cosa accadrebbe? Questo è davvero molto difficile a dirsi, ma è probabile che i mercati non la prenderebbero bene.
In questo momento l’unica cosa da fare è monitorare con attenzione la situazione, anche perchè in genere le grandi bullrun di Bitcoin iniziano nella seconda metà di ottobre (che inizia tra meno di una settimana). Se volete, io ogni giorno sul mio canale Telegram informo tempestivamente su cosa sta accadendo, così da capire se il rischio che non ci sia una bullrun stia aumentando, o se è solo questione di attendere ancora per qualche giorno.
Ah, un’ultima cosa. In passato ci sono anche state bullrun in altri anni (come quella del 2019 o quella iniziata ad ottobre del 2023), ma in genere sono state di portata decisamente inferiore a quelle iniziate nell’anno dell’halving.