Ieri e l’altro ieri il prezzo di Bitcoin è crollato.
Un paio di brutte notizie (la manipolazione del prezzo e la stima ribassista della Fed) hanno inflitto un duro colpo alla valute decentralizzata, ma alla fine il crollo si è fermato.
Dovete sapere che ogni qual volta il prezzo di Bitcoin crolla a seguito di brutte notizie c’è chi grida alla “morte di Bitcoin”. Il fatto è che, da quando esiste, situazioni come queste si sono verificate decine, se non centinaia di volte.
Insomma: Bitcoin è stato dato per morto così tante volte che oramai quando qualcuno lo dà per morto l’unica cosa intelligente da fare sembra essere quella di riderci su. Anche nei giorni scorsi infatti si leggevano online molti commenti di persone che decretavano, per l’ennesima volta, la scomparsa prematura di Bitcoin. Ma oggi BTC è ancora lì, come sempre.
Infatti, come dice Stefano Capaccioli, “non esiste il tasto disinventa“. E come conferma JP Morgan, Bitcoin è qui per rimanere. Persino la Fed ha dichiarato esplicitamente che “funziona“…
Fatevene una ragione: di Bitcoin non ve ne libererete facilmente. Il prezzo potrebbe anche crollare ulteriormente, scendere sotto i minimi del 2018 (cosa improbabile, ma possibile), ma continuerà ad esistere. Questo perchè è una tecnologia interessante, e per certi versi, e certe applicazioni, è speciale. Ci sarà sempre qualcuno disposto a spendere denaro fiat inflattivo per acquistare Bitcoin, statene certi: l’unica cosa che cambierà è il prezzo che sarà disposto a pagare (sebbene questo sia un aspetto tutt’altro che trascurabile, anzi molto rilevante).
E ricordatevi che il prezzo del 2018, a dispetto di quanto invece molti possano pensare, è ancora superiore al prezzo medio del 2017 (l’anno del boom), pertanto nonostante tutto, il trend deflattivo per ora è confermato anche nell’anno in corso.