I Bitcoin sono una forma di valuta decentralizzata e digitale, basata sulla tecnologia blockchain. I Bitcoin sono utilizzati come mezzo di pagamento e di scambio e sono diventati una delle forme di valuta più popolari al mondo. Si possono acquistare e vendere su una serie di piattaforme online, come ad esempio Coinbase. I dati più recenti indicano che la diffusione dei Bitcoin in Italia è in costante crescita, con un numero di utenti che si aggira intorno ai 500.000. Secondo l’ultimo rapporto dell’Autorità di Vigilanza sui Mercati Finanziari italiana (CONSOB), l’utilizzo di Bitcoin è aumentato del 5,3% nel primo trimestre del 2022. La crescita dell’utilizzo della criptovaluta è stata sostenuta da un numero crescente di acquirenti, con una media di circa 45.000 nuovi individui che hanno acquistato Bitcoin in Italia ogni mese. Inoltre, le ricerche sui motori di ricerca come Google hanno mostrato che le informazioni sui Bitcoin sono sempre più richieste dai cittadini italiani. Questo dimostra che la popolarità della criptovaluta sta aumentando nel paese. Ma cosa si può e cosa non si può pagare tramite in Bitcoin attualmente in Italia?
Cosa si può pagare in Bitcoin in Italia
Siamo nel 2023 e, ovviamente, la tecnologia sta permeando il nostro Paese, seppur con ritmi inferiori rispetto ad altri paesi dell’UE ed extra UE. Certamente, l’obbligo di pagamento con il POS ha dato una svolta in positivo per la diffusione della moneta elettronica, ma non solo. Sono diverse centinaia, infatti, le attività fisiche che hanno deciso di inserire tra i metodi di pagamento accettati anche le cryptovalute, specialmente il bitcoin. Dai ristoranti, agli hotel, passando per negozi di vario genere, specialmente quelli di elettronica. Persino alcuni bar, come il coinbar di Roma, consente di pagare la propria consumazione tramite la moneta digitale. Qualora si abbia bisogno di un Taxi, poi, sarà possibile saldare la corsa tramite Chainside, un servizio che permette il pagamento in bitcoin o altre monete crypto. Da poco esiste anche eTaxi, ossia una piattaforma legata a Radio Taxi 025353, sviluppata da una società specializzata in questo tipo di finanza, che consente di pagare il taxi tramite QR Code. Infine, aggiungiamo a questa già piuttosto lunga lista il sito di Microsoft, che consente di acquistare servizi e giochi per Windows e Xbox in cryptovalute.
Cosa non si può pagare in Bitcoin nel nostro Paese
Nonostante il pagamento in bitcoin sia consentito e sia legale, con oltre 1000 esercenti fisici pronti ad accogliere la moneta digitale, in Italia restano ancora molte le attività che non accettano pagamenti in cryptovalute. E non solo fisiche. Il caso più rumoroso è quello di Paypal. Chiariamo subito: in realtà questo portafoglio digitale consente l’utilizzo dei bitcoin, ma solo per i cittadini residenti negli USA. Alla pari di Paypal, poi, troviamo i migliori casino AAMS e fa specie vedere come un’attività completamente digitale e basata su una varietà piuttosto ampia di pagamenti elettronici sicuri non contempli nel nostro Paese la possibilità di saldare il conto di gioco in bitcoin, come già accade in altre nazioni. Ma la strada sembra essere battuta e presto questo scenario potrebbe cambiare. Chiudiamo con alcuni grandi eStore digitali, come Amazon, eBay, Sephora e altre: in Italia queste non accettano direttamente i pagamenti in bitcoin per la propria merce, tuttavia consentono di acquistare giftcard anche tramite cryptovalute o utilizzando una carta di debito come Revolut, caricabile con moneta digitale e che consente di pagare in euro tramite conversione istantanea al momento della transazione.