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Crollo del token del figlio di Siffredi

rocco siffredi lorenzo tano

Ad inizio maggio vi avevo informato del fatto che Lorenzo Tano, figlio di Rocco Siffredi, aveva lanciato sui mercati crypto un suo token chiamato LTX.

In effetti a maggio il valore di mercato quel token era cresciuto, ma poi a giugno ha iniziato a scendere.

Ebbene, tra ieri ed oggi il suo prezzo è sceso di oltre il 20% in meno di 24 ore, annullando tutti i guadagni di maggio.

In realtà è ancora molto sopra il prezzo iniziale, ma è già a -70% dai massimi, fatti registrare proprio il giorno in cui Rocco Siffredi lo ha promosso pubblicamente (l’8 maggio).

Probabilmente il prezzo di lancio iniziale era troppo basso, e quindi conviene prendere come riferimento quello toccato dopo lo scoppio della mini-bolla generatasi proprio grazie alla promozione del padre di Lorenzo Tano.

In effetti il prezzo odierno è perfettamente in linea con quello di riferimento, anche se risulta inferiore del 60% al secondo picco di maggio, ovvero quello che si era venuto a formare dopo lo scoppio della prima mini-bolla grazie alla successiva mini-bullrun.

In sintesi:

  • quando Lorenzo Tano ha messo sul mercato il suo token LTX, questo aveva un valore irrisorio
  • il mercato ha iniziato ad interessarsi a questo token quando ha iniziato a parlarne il padre, Rocco Siffredi
  • il lancio di Siffredi ha generato una mini-bolla che lo ha portato velocemente ai massimi, ma che si è poi sgonfiata altrettanto velocemente
  • dopo lo scoppio della mini-bolla il prezzo era sceso a circa 45 milionesimi di dollaro
  • a quel punto è iniziata una mini-bullrun che gli ha fatto raggiungere il secondo picco di maggio
  • una volta terminata la mini-bullrun il prezzo è tornato a 45 milionesimi di dollaro a giugno.

Ora la domanda è: dato che l’hype su questo progetto sembra essersi dissolta, che fine farà?

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