Secondo me in futuro ricorderemo questo periodo sui mercati crypto come quello della Grande Pulizia del 2023.
Infatti lo sappiamo benissimo tutti che di token e coin ce ne sono troppi.
Secondo CoinGecko ce ne sono ancora più di 10.000, mentre secondo CoinMarketCap ce ne sarebbero addirittura più di 25.000. Questa discrepanza è dovuta al fatto che una prima pulizia c’è già stata l’anno scorso, ma in quel caso si è trattato solo di criptovalute minori, tranne Terra/Luna.
Quest’anno invece la pulizia potrebbe riguardare anche diverse criptovalute di seconda o terza fascia, mentre invece molto probabilmente non riguarderà le due principali, Bitcoin ed Ethereum, che continueranno a sopravvivere.
Il fatto è che tra le decine di migliaia di token e coin la maggior parte sono shitcoin o addirittura scamcoin.
Molti fino ad oggi credevano che i mercati crypto non fossero soggetti alle solite leggi che valgono sui mercati finanziari, e quindi speravano di poter emettere liberamente shitcoin e scamcoin senza conseguenze.
Ed invece sta emergendo che le autorità intervengono anche sui mercati crypto, pur in assenza di leggi specifiche.
Infatti i mercati crypto appartengono a tutti gli effetti al mercato finanziario, quindi sono soggetti di fatto alle stesse leggi, nel caso in cui non vi siano leggi specifiche. L’unica vera differenza è che sui mercati crypto è più facile rimanere anonimi e non farsi beccare.
A dire il vero di questa Grande Pulizia secondo me ce n’era bisogno, perchè fintantoché i mercati crypto saranno infestati da spazzatura e truffe non potranno mai veramente diventare mainstream. La Grande Pulizia non eliminerà tutte le shitcoin e le scamcoin, ma le ridurrà in modo significativo, tanto da rendere tale infestazione tollerabile.
Lo scenario che si prospetta è quello che tre mesi fa chiamavo “l’apocalisse delle criptovalute”, ma molto probabilmente NON riguarderà Bitcoin, e forse nemmeno Ethereum, se non di striscio (molte shitcoin sono token su Ethereum).
Quindi i mercati crypto sopravviveranno, così come le criptovalute. Solo che molte spariranno, o entreranno in una fase di inesorabile declino, e resteranno solo quelle dietro le quali ci sono progetti sostenibili, e legali (o inarrestabili).