Lo hanno chiamato “Bitcoin Misery Index“, ed è stato creato dallo stratega di Wall Street, e co-fondatore di Fundstrat Global Advisors, Thomas Lee.
E’ un indice che misura in qualche modo la “felicità” (o meno) di essere proprietari di Bitcoin. Lee ha dichiarato alla CNBC:
“Pensa a questo indice come a un modo per misurare quanto sei felice o triste di essere proprietario di bitcoin”.
In questo momento l’indice è a quota 18,8, ovvero addirittura la quota più bassa da Settembre 2011. Pertanto per il Bitcoin Misery Index ora sarebbe un buon momento per comprare… (ma il condizionale è d’obbligo).
Infatti quando l’indice scende sotto quota 27 bitcoin tendenzialmente poi ottiene i migliori risultati degli ultimi 12 mesi.
L’indice si muove da quota 0 a quota 100, con 0 che significa “massima infelicità”, e 100 “massima felicità”. La quota “neutra” di mezzo è 50, quindi sopra 50 si è in zona “felice”, mentre sotto in zona “infelice”. Ovviamente, a dispetto di quanto comunemente si crede, non conviene comprare quando si è in fase “felice” (perchè il prezzo difficilmente crescerà ancora), ma quando si è in fase “infelice” (perchè i prezzi in queste fasi sono molto bassi).
Come altri indicatori di “sentiment” questo indice è pensato per essere un contrarian indicator. Ovvero quando l’indice di miseria è basso converrebbe comprare, e viceversa. L’indice tiene conto di vari fattori come il numero di scambi e la volatilità.
Inoltre Lee fa notare che, mentre sul breve termine i cali sono eventi dolorosi, sul lungo periodo invece potrebbero essere un ottimo momento per entrare in bitcoin.
“Le ultime quattro volte che l’indice è stato inferiore a 27… non c’erano posizioni in bitcoin in perdita 12 mesi dopo”.
Fonte: www.cnbc.com/2018/03/09/wall-street-analyst-creates-new-index-that-says-when-to-buy-bitcoin.html