Sono usciti i dati relativi a giugno 2023 del bilancio della People Bank of China (PBoC), ovvero la banca centrale della Cina.
Ebbene a giugno il bilancio della PBoC ha quasi raggiunto il suo massimo di sempre.
Il massimo lo aveva raggiunto a gennaio 2023.
Dopo una breve flessione a febbraio, anche a marzo era cresciuto.
Poi ad aprile ed a maggio era tornato a scendere, per risalire a giugno.
La cosa interessante è che questi tre aumenti (gennaio, marzo e giugno) sono avvenuti in concomitanza con le tre piccole bullrun del 2023 del prezzo di Bitcoin e dei mercati crypto.
A dire il vero però il maggiore incremento mensile del bilancio della PBoC, tra quelli recenti, è stato quello di dicembre 2022, quando i mercati crypto erano fermi. Ma proprio il fatto che a gennaio abbiano fatto un boom maggiore potrebbe essere la conseguenza che invece a dicembre non si fossero mossi.
Da notare anche che l’ultimo QE della banca centrale cinese non è iniziato a marzo 2020, ma dopo giugno, e che le due spinte maggiori ci sono state a fine 2020 ed a fine 2021. Anche in questo caso sono avvenute più o meno in concomitanza con le due bullrun del prezzo di Bitcoin.
Le variazioni del bilancio della banca centrale di fatto possono essere prese come proxy (approssimazione) della sua politica monetaria, quindi quando il primo si espande significa che la seconda è in espansione. “Politica monetaria in espansione” significa di fatto creazione di denaro fiat e sua immissione sui mercati.
Pertanto sembra che il prezzo di Bitcoin, e di conseguenza i movimenti del mercato crypto, non siano legati solo alle politiche monetarie della banca centrale USA (Federal Reserve – Fed), ma anche di quella cinese.