Avete notato che nelle ultime settimane si sono moltiplicate le prese di posizioni contrarie a Bitcoin? Warren Buffet, Bill Gates, Nouriel Roubini, Charlie Munger…
Quando erano stati Jamie Dimon e George Soros in effetti il prezzo era calato, ma nelle ultime settimane invece il prezzo non riesce a scendere sotto quota 9.000. Perchè?
Ovvero perchè nonostante gli svariati tentativi di “affossare” Bitcoin, stavolta non ci stanno riuscendo? Cosa è cambiato nel frattempo?
Sinceramente… non lo so di preciso, ma posso provare ad azzardare alcune ipotesi (lascio a voi il compito di valutare se siano credibili o meno).
La prima ipotesi che viene in mente è quella ben descritta nella favola di Esopo “Al lupo! Al lupo!“: a forza di tuonare contro Bitcoin molte di queste “sparate” hanno perso di credibilità, visto che invece sul lungo periodo BTC continua nonostante tutto a crescere di valore. Se il prezzo sul lungo periodo non scende, anche se persone autorevoli si schierano contro, potrebbe significare che non hanno poi tutte queste ragioni…
La seconda è che, invece, la Federal Reserve (ovvero la Banca Centrale americana) sembra sempre più possibilista nell’accettare Bitcoin come una moneta. Più la Fed rende credibile Bitcoin, meno il suo prezzo sarà condizionabile anche da eventuali dichiarazioni contrarie di persone famose. Oramai infatti sembra chiaro che le banche centrali stanno sviluppando un interesse sempre maggiore nei confronti di queste nuove tecnologie, ed il fatto che la Fed abbia dichiarato esplicitamente che una criptovaluta di Stato ha poco senso, significa che il loro interesse non è solo nei confronti della tecnologia, ma anche di Bitcoin stesso (che, sia chiaro, è differente rispetto alle altre criptovalute). D’altronde le banche centrali sanno meglio di tutti che nemmeno le valute tradizionali oramai hanno valore intrinseco!
La terza, forse, è che anche gli investitori stanno diventando più maturi (ma sottolineo “forse”). Ultimamente infatti nonostante la volatilità rimanga alta, il trend di crescita sembra un poco più costante.
La quarta potrebbe invece essere legata a questo preciso momento: l’attesa di Consensus potrebbe infatti generare molte aspettative di crescita del prezzo, che potrebbero convincere molte persone a non vendere, o addirittura ad acquistare Bitcoin in questi giorni.
Se quest’ultima fosse la motivazione principale in teoria dopo il 16 maggio il prezzo potrebbe iniziare a scendere, qualora gli attacchi dovessero andare avanti. Ma se sono vere le altre invece potrebbe salire, o rimanere costante. Quindi ad oggi è difficile dire cosa accadrà nei prossimi giorni (o nelle prossime settimane) al prezzo di BTC, però possiamo dire che sta resistendo davvero molto bene a questi numerosi e potenti attacchi.