Marco Cavicchioli
IOTA è una criptovaluta di nuova generazione, già completamente distribuita (ovvero non minabile), che dovrebbe consentire forme di pagamento tra le macchine nel contesto dell’internet delle cose (IoT). Il progetto sfrutta un sistema particolare, basato sul grafo aciclico diretto e non su blockchain, che la rende infinitamente scalabile e non ha costi di transazione.
IOTA è stata fondata nel 2015 da David Sønstebø, Sergey Ivancheglo, Dominik Schiener, e Serguei Popov. In circolazione ci sono 2.779.530.283.277.761 token IOTA tutti già distribuiti, e ci si riferisce ad essi con il multiplo MIOTA (un milione di token IOTA).
Fino al 26 novembre un singolo token MIOTA valeva poco più di 0,8$, ma negli ultimi giorni è cresciuto del 372%, arrivando prima a quota 4$, per poi raggiungere addirittura quota 5$. Addirittura ha superato Ripple per capitalizzazione totale, diventando la quarta maggiore in assoluto per capitalizzazione (dietro solo a Bitcoin, Ethereum e Bitcoin Cash). Ma perchè è cresciuto così di tanto?
Il motivo è la collaborazione con Microsoft! Infatti la scorsa settimana è stato lanciato il primo marketplace pubblico per IoT, con sede a Berlino. IOTA ha stretto partnership con Microsoft, Fujitsu e altre venti società (tra cui Bosch e Accenture) per sviluppare una soluzione di monetizzazione dei dati dei dispositivi collegati a Internet. Quindi grazie a questo marketplace sarà possibile vendere i propri dati, mantenendo l’anonimato.
L’idea alla base di IOTA è di permettere a qualsiasi dispositivo collegato ad Internet di vendere i propri dati su un mercato aperto, e che consente micro-pagamenti. Non ci sono ancora applicazioni specifiche, ma secondo il team di IOTA quest sarà un nuovo mercato basato su un modello di business innovativo.
Continuerà a crescere? Non si sa… Quello attuale potrebbe essere ancora solo un “pump” temporaneo, e per ora non pare ci siano ancora previsioni autorevoli sull’evoluzione del suo prezzo in futuro.
Fonte: www.cryptoniam.com/iota-microsoft-partnership
