Brutte notizie per chi ha investito in Bitconnect: il sito ha sospeso le attività e pare che abbia anche bloccato i prelievi.
Ma c’è di peggio: anche qualora i prelievi dovessero essere ripristinati il token di Bitconnect, BCC, ha perso più del 90% del proprio valore! Pertanto anche chi dovesse riuscire a ritirare i propri token BCC ad oggi potrebbe rivenderli solo ad una frazione del loro precedente valore.
In altri termini: Bitconnect (che non c’entra nulla con Bitcoin) ha “scammato”. Cosa significa? Significa che si è rivelato essere una “truffa” (scriviamo “truffa” tra virgolette perchè solo la magistratura potrà dire se si è trattato veramente di una truffa, oppure no, ma in questo momento tutto farebbe pensare a ciò).
Infatti il sistema di Bitconnet pare essere basato su uno schema Ponzi. Un cosiddetto “schema Ponzi” è un sistema in cui a chi aderisce di fatto viene rifilata una sòla, ma ci può guadagnare lo stesso rifilandola a sua volta ad altre persone. Questi sistemi prima o poi inevitabilmente “scammano”, semplicemente perchè finiscono le persone a cui si riesce a rifilare la sòla.
Tecnicamente ad oggi non è possible affermare con certezza assoluta nè che Bitconnect fosse basato su uno schema Ponzi (anche se tutto fa pensare che lo fosse), nè che sia una truffa, ma questo genere di cose sono già accadute così tante volte in passato che l’esperienza insegna che la probabilità che lo sia è molto alta (soprattutto visto il blocco dei prelievi, che fa presupporre che i token potrebbero semplicemente non esserci più).
Spiace molto per chi dovesse aver aderito a questo sistema, e ci associamo a Marco Casario che suggerisce di rivolgersi ad un avvocato per verificare se ci siano gli estremi per fare causa a chi ha creato e gestito questo sistema, ma anche a chi vi dovesse aver convinto ad aderire.
Fonti:
bitconnect.co/system-news/94/changes-coming-for-the-bitconnect-system-halt-of-lending-and-exchange-platform
www.youtube.com/watch?v=xOZsOXMvPP0