In questi ultimi giorni il prezzo di Bitcoin è andato un po’ in sofferenza (cose che capitano in questo settore, a causa dell’elevata volatilità).
Il problema principale pareva essere la richiesta del Giappone al G20 di Buenos Aires di discutere di una possibile regolamentazione delle criptovalute. Questo problema si è “risolto da sè”, quando il Financial Stability Board ha dichiarato al G20 che non si occuperà della regolamentazione delle criptovalute. Infatti appena resa pubblica questa notizia il valore di Bitcoin ha iniziato a salire, e stanotte è tornato attorno a quota 9.000 dollari.
Tra l’altro si è avverata la “previsione” di Sheba Jafari, di Goldman Sachs, che aveva suggerito che il livello minimo avrebbe potuto essere compreso tra 7.667 e 7.198 dollari: Lunedì è stato infatti di 7.397 dollari, ed il calo si è arrestato. Jafari aveva anche detto che, se non avesse resistito e fosse sceso sotto questo livello, avrebbe potuto crollare fin sotto il livello minimo di Febbraio (ovvero 6.000 dollari). Ma questo non è avvenuto.
Sempre a seconda di questa “previsione” (la mettiamo tra virgolette perchè non è una vera e propria previsione, ma più un’indicazione di cosa sarebbe potuto accadere), qualora il prezzo si stabilizzasse attorno , o sopra, quota 9.300 dollari, cesserebbe il rischio di ulteriori cadute sul breve periodo. Stanotte ha raggiunto a mala pena i 9.000 dollari: nei prossimi giorni staremo a vedere se riuscirà a stabilizzarsi a quota 9.300, o oltre.
Fonte: cryptonomist.ch/trading/dilemma-regolamentazione-crypto-in-verde