In pochi se lo ricordano, ma addirittura già nel 2014 il Giappone ha riconosciuto ufficialmente il Bitcoin come moneta.
Ovvero esiste almeno un paese al mondo che riconosce ufficialmente il Bitcoin come moneta. Secondo Wikipedia è attualmente l’unico paese al mondo che lo riconosce ufficialmente, ma secondo diverse indiscrezioni potrebbero aggiungersi a breve altri paesi (come il Vietnam, l’India, ma anche il Canada, la Svizzera, la Corea del Sud o la Cina).
Pertanto se ci si riferisce al Giappone è corretto definire il Bitcoin una moneta riconosciuta ufficialmente, e a breve potrebbe anche essere riconosciuto in altri paesi. D’altra parte invece ci sono paesi in cui è vietato: Bolivia, Ecuador, Bangladesh, Kirghizistan. Negli altri paesi non è illegale, ma non è nemmeno riconosciuto ufficialmente (fonte: Wikipedia).
In particolare la BCE (che gestisce l’Euro) ha definito il Bitcoin come un “sistema di moneta virtuale” o “schema di moneta virtuale”, e NON come una moneta.
Sarà difficile immaginare che il Bitcoin venga riconosciuto ufficialmente come moneta da tutti i paesi del mondo, quindi la situazione attuale rimarrà: qualcuno lo riconoscerà, altri no, altri lo vieteranno (anche se i paesi che lo considereranno illegale potrebbero continuare ad essere periferici, e molto pochi).
Un discorso diverso invece è quello che riguarda il corso legale. Infatti una moneta ha cosiddetto “corso legale” solo quando in un dato territorio nessuno può rifiutare di accettarla come mezzo di pagamento. In questo momento nemmeno in Giappone il Bitcoin ha corso legale, quindi non c’è ancora alcun paese in cui è possibile pagare sempre, e qualsiasi cosa, in Bitcoin. Per poter pagare in Bitcoin bisogna ancora sperare che chi riceve il pagamento lo accetti come valuta di scambio.