Marco Cavicchioli
In questo momento sembrerebbe che sul prezzo di Bitcoin si stia gonfiando una bolla speculativa.
Bisogna però ricordare che in passato sul prezzo di BTC si sono già gonfiate ben tre grosse bolle speculative, ed in tutti e tre i casi dopo la loro esplosione il prezzo negli anni seguenti tornò nuovamente sui massimi.
Anche stavolta di fatto sta “solo” tornando sui massimi del 2021, quindi parlare di “bolla” potrebbe essere fuorviante.
Detto questo, più che di “bolla” forse converrebbe parlare di “grande bullrun”, e l’attuale bullrun sembra essere molto simile a quella di fine 2020/inizio 2021.
A questo punto la domanda potrebbe essere: quanto andrà avanti questa bullrun? E quanto scenderà il prezzo di Bitcoin una volta conclusa?
Una cosa che va tenuta in considerazione è che l’attuale prezzo, in linea con quello di aprile 2021, potrebbe essere solamente una conseguenza del QE della Fed del 2020.
Infatti allora la banca centrale statunitense inondò i mercati con circa cinquemila miliardi di dollari creati dal nulla, facendo schizzare in alto tutti i prezzi di un po’ tutti gli asset finanziari. In seguito ne ha ritirati un po’, ma “solamente” mille miliardi: 4.000 miliardi di dollari immessi sui mercati finanziari nel 2020/2021 sono ancora lì.
Si è trattato a tutti gli effetti di un processo inflazionario che ha fatto salire i prezzi degli asset sui mercati finanziari. Tale processo non può essere invertito se la Fed non ritirerà i 4.000 miliardi di dollari immessi nel 2020 ed ancora presenti sui mercati. Ad oggi non sembra che lo farà.
A riprova di ciò va detto che anche le borse USA nel corso del 2023/2024 sono tornate sui massimi storici, e che quindi il 2022 è stato un anno di perdite eccessive ed ingiustificate, probabilmente solo a causa dello scoppio di una bolla speculativa gonfiatasi troppo in fretta.
In altre parole, è stata la Fed a gonfiare la bolla del 2021, ed è sempre la stessa Fed ad aver di fatto consentito che i prezzi tra il 2023 ed il 2024 tornassero sui massimi.
Dato che non sembra proprio che la banca centrale statunitense intenda realmente drenare quella liquidità dai mercati, i prezzi attuali potrebbero semplicemente rimanere alti. Se fosse così l’attuale bolla speculativa non scoppierebbe, ma ad un certo punto si limiterà a terminare la bullrun dando il via ad una correzione.
