Ok, lo ammettiamo: il titolo di questo articolo è volutamente provocatorio. Infatti il discorso che stiamo per farvi è leggermente differente rispetto a quello che si potrebbe intuire dal titolo (ma solo leggermente).
Voi sapete cos’è l’inflazione? E’ sostanzialmente l’aumento dei prezzi dei beni di consumo (quelli che compriamo quasi tutti i giorni). Quando aumentano i prezzi diminuisce il potere di acquisto della moneta, quindi chi ha dei soldi ad esempio fermi sul conto corrente se ne vede ridurre il valore reale (anche se quello nominale invece rimane identico). Infatti se i prezzi aumentano potrò comprare meno merce con la medesima cifra in denaro, quindi anche se la mia cifra rimane lo stessa il suo potere di acquisto (ovvero il valore reale) si sarà ridotto.
Ebbene, questo è il principale motivo per cui non si distribuiscono soldi a pioggia ai cittadini. Infatti se si immettessero sul mercato molti soldi “gratis” la gente correrebbe a spenderli facendo aumentare i prezzi, generando così inflazione, che ridurrebbe a sua volta il valore reale proprio di quegli stessi soldi. Alla fine nessuno ci guadagnerebbe, e chi avesse del denaro da parte ne vedrebbe letteralmente crollare il valore reale. (Ricordiamo che ci hanno provato diverse volte nella storia dell’umanità, ed è sempre andata così).
Eppure ad esempio con il Quantitative Easing la BCE ha immesso moltissima “liquidità” (leggi soldi nuovi) sui mercati finanziari: perchè questo non ha generato inflazione? Perchè semplicemente non sono arrivati al cittadino comune, e quindi non sono stati spesi sui mercati dei beni di consumo. Ma se invece decidesse di distribuire la medesima cifra (60 miliardi di euro al mese) ai cittadini, si innescherebbe lo stesso circolo vizioso descritto prima.
O no? Siamo sicuri che sia questo il motivo per cui il QE non ha generato inflazione? In fondo era proprio stato creato appositamente per generarla… Potrebbe esserci una altro motivo.
Infatti nel mondo odierno c’è bisogno di denaro. Non nel senso che la gente è povera ed ha bisogno di soldi, ma nel senso che il denaro in circolazione probabilmente è troppo poco. Infatti sarebbe bene che il denaro in circolazione in economia fosse adeguato al valore che quell’economia produce e scambia. La BCE lo sa, e quindi tiene sotto controllo il denaro in circolazione, emettendone di nuovo qualora l’economia dovesse incrementare la produzione o gli scambi.
Ma come facciamo a calcolare il valore della produzione e degli scambi? Lo calcoliamo come la somma di tutto il valore commerciale di tutte le transazioni di scambio (ovvero vendite ed acquisti di qualsiasi tipo di bene, prodotti o servizi). Siamo sicuri che, al giorno d’oggi, questo sia abbastanza? Non dobbiamo dimenticarci che grazie alla tecnologia viene prodotto e distribuito anche molto valore senza dover passare giocoforza attraverso scambi in denaro! Ad esempio chi scrive questo articolo sta producendo valore, ma non lo vende: voi infatti potete leggerlo senza doverlo acquistare. Il valore è stato prodotto, ed il prodotto viene “consumato”, ma non c’è stato alcuno scambio in moneta. Pertanto questo valore, che E’ stato prodotto, non rientrerà mai in alcuna statistica.
Ora la domanda è: quanto valore viene prodotto al giorno d’oggi senza che sia possibile monitorarlo, o calcolarlo, perchè privo di valore commerciale? Se è molto allora il concetto precedente dell’allineamento del denaro circolante al valore della produzione e degli scambi non è più adeguato!
E’ possibile che nel corso degli ultimi anni la deflazione sia stata causata anche da uno scollamento tra il vero valore prodotto nelle economie avanzate, e quello invece calcolato ed evidenziato dalle statistiche (ad esempio il Pil italiano calcolato dall’Istat). In altre parole potrebbe esserci in circolazione troppo poco denaro, a causa del fatto che parte del valore prodotto sfugge ad ogni tentativo di rilevazione diretta.
Le criptovalute sembrerebbero poter colmare questo vuoto. Ovvero potrebbero costituire il “denaro mancante” dalla circolazione. Se così fosse non solo sono utili, ma addirittura necessarie, e potranno avere un futuro sempre più splendente.