Il 15 novembre c’è stato il fork di Bitcoin Cash.
Questo fork non ha fatto male solo all’intero settore delle criptovalute, ma ha fatto male soprattutto proprio allo stesso Bitcoin Cash (che, lo ricordiamo, non è Bitcoin, ma a sua volta è un fork di Bitcoin).
Prima del fork, BCH (ovvero Bitcoin Cash) aveva un prezzo di circa 500 dollari, salito a 520 nei giorni a ridosso del 15 novembre. Poi il 14 novembre è iniziato il crollo: prima è sceso a 480, poi a 440, poi a 420, ed ora viaggia attorno ai 380 dollari. Insomma, a causa del fork ha perso il 25% del proprio valore.
Ma la cosa più importante è che ha perso valore anche rispetto a BTC (Bitcoin). Infatti prima del fork 1 BCH valeva circa 0,085 BTC. Ora è crollato a 0,069 BTC, con una perdita superiore al 18% su Bitcoin. In altre parole il fork di BCH ha fatto male un po’ a tutte le criptovalute, ma soprattutto allo stesso BCH.
Il fork ha generato due criptovalute, Bitcoin Cash ABC e Bitcoin Cash SV (Satoshi’s Vision), ma ad oggi non è ancora certo quale delle due sarà considerata la vera erede di BCH (anche se ABC sembra in testa). Questa incertezza non sta piacendo agli investitori.
Inoltre il fork ha dimostrato che dietro al progetto Bitcoin Cash ci sono in realtà due gruppi distinti, ovvero quello che appoggia ABC e quello che appoggia SV. Tutto ciò è molto distante dalla “visione” originale di Satoshi Nakamoto, che creò una criptovaluta decentralizzata che non potesse essere controllata da nessuno (e Bitcoin, fino a prova contraria, è ancora così). Tutto ciò fa sorridere alla luce del fatto che i promotori di BCH abbiano sempre sostenuto che Bitcoin Cash fosse “il vero Bitcoin”, e che addirittura uno dei gruppi si chiami “Satoshi’s Vision”! Forse non è nemmeno un caso che il promotore di questo gruppo sia Craig Wright, anche noto come “Faketoshi” per aver tentato invano di farsi passare niente meno che per il vero Satoshi Nakamoto…
Di per se il fatto che il fork stia “punendo” BCH ci sta. La figura che stanno facendo i due gruppi è a dir poco imbarazzante, ma quello che invece non ci sta affatto è che questa situazione stia danneggiando anche le altre criptovalute, BTC in primis. Oramai dovrebbe essere più che lampante che Bitcoin Cash (BCH) non è Bitcoin (BTC), e tanto meno il “vero” Bitcoin, il cui maggior punto di forza è proprio quella decentralizzazione che BCH ha dimostrato di non avere.
Il futuro di BCH ad oggi sembra fosco. Molto fosco. Ed è anche molto difficile immaginare cosa possano fare per risollevarlo.