Oggi ho scritto un articolo per il Cryptonomist in cui ho citato un comunicato stampa ufficiale di Google Cloud.
In questo comunicato hanno scritto (testuali parole):
Google Cloud è all’avanguardia nel supportare criptovalute come Bitcoin. Ha mostrato dedizione a questa nuova tecnologia e sta aiutando a portarla verso un pubblico globale.
Quando ho letto quella frase sono rimasto leggermente stupito, perchè è di fatto un’ammissione pubblica ed esplicita di supporto a Bitcoin.
Google Cloud è solo uno dei vari servizi offerti da Google, ma pur sempre Google è.
Inoltre ormai da tempo ha iniziato ad offrire vari servizi crypto, anche se non era mai arrivata a dichiarare esplicitamente supporto a qualche progetto crypto.
Come scrivo nell’articolo, si tratta “solo” di un supporto di tipo tecnico, e non finanziario, ma la vera rivoluzione di Bitcoin sta proprio nella sua tecnologia decentralizzata. Quindi quella frase si riferisce niente meno che alla stessa profonda ragione d’essere del progetto Bitcoin.
A questo punto la domanda sorge spontanea: non è che Google casa-madre si stia preparando ad offrire servizi crypto, in particolare basati su Bitcoin?
Non dimentichiamoci che il 2020, ovvero l’anno del precedente halving, fu quello dell’ingresso degli investitori istituzionali nel mercato crypto, dopo il bear-market del 2018 ed il rimbalzo con lateralizzazione del 2019.
Il prossimo anno (2024) ci sarà il quarto halving di Bitcoin, dopo un anno di bear-market (2022) ed uno di probabile lateralizzazione dopo il rimbalzo di inizio anno (2023).
Che sia proprio Google l’anno prossimo a far decollare Bitcoin? Ipotesi ad oggi solo plausibile, ma già solo il fatto che possa essere considerata plausibile è tanta roba.
UPDATE: Google ha aperto anche agli NFT, come rivelo in un seguente articolo che ho scritto sempre per Cryptonomist.