Marco Cavicchioli
Oggi Protos.com riferisce che alcuni funzionari dell’Unione Europea sospettano che Binance stia falsificando i conti in Irlanda ed a Malta.
Protos non è necessariamente una fonte autorevole, ed in questo caso è la fonte primaria della notizia, visto che cita comunicazione dirette avute con “investigatori europei”. La notizia pertanto non va considerata confermata, allo stato attuale dei fatti.
Secondo quanto riferito, tali investigatori sostengono che Binance stia falsificando i propri conti in diverse giurisdizioni della UE, mescolando fondi provenienti da flussi di entrate di diversi Paesi per confondere le idee ai regolatori ed alle autorità fiscali.
Il motivo di tale preoccupazione sarebbe che le sue operazioni in Irlanda e Malta risultano particolarmente difficili da tracciare.
Protos scrive:
I flussi delle entrate sono inspiegabili, o spiegati da aziende di “servizi di consulenza” che non hanno una sede operativa diversa dalla loro sede legale, condivisa oltretutto con altre aziende.
Inoltre i funzionari UE ritengono che Binance stia gonfiando il numero dei dipendenti, includendo liberi professionisti il cui lavoro è principalmente di natura promozionale.
Binance non ha una specifica licenza per operare come exchange crypto in Irlanda o a Malta, e la Binance Holdings irlandese sembra essere utilizzata come un contenitore di diverse altre società sussidiarie, inclusa un’altra società irlandese chiamata Binance (Services) Holdings che possiede le società di Binance registrate a Malta.
Inoltre le società di Binance registrate in Irlanda sembrano essere interamente di proprietà del CEO Changpeng Zhao (CZ).
Queste accuse in realtà non sembrano così tanto gravi da mettere a rischio l’operatività dell’exchange in Europa, ma potrebbero lo stesso creargli un po’ di grattacapi. Non è nemmeno detto che ciò che è stato rivelato da Protos costituisca un’ipotesi di reato.
