Un giudice federale di Manhattan ha affermato che alcune criptovalute sono da considerare security indipendentemente da come vengono vendute.
Invece il mese scorso il giudice che si era espresso sulla questione di XRP aveva affermato che quando questa veniva venduta sugli exchange (ovvero sul mercato secondario) da venditori che non sono l’emittente (Ripple) non era da considerare una security.
La notizia di oggi l’ha riferita CNBC, dicendo che il giudice Jed Rakoff con la sua opinione ha permesso alla SEC di perseguire accuse in tal senso contro Terraform Labs (Terra/Luna) ed il suo fondatore Do Kwon.
Il giudice Rakoff infatti ha affermato che la Corte si rifiuta di tracciare una distinzione tra le criptovalute in base alla loro modalità di vendita, così da considerare security solo quelle vendute direttamente agli investitori istituzionali, negando che le vendite sul mercato secondario non debbano essere considerate vendite di securoty non registrate.
Ha aggiunto:
Così facendo, la Corte respinge l’approccio recentemente adottato da un altro giudice di questo distretto in un caso simile.
In altre parole il giudice Rakoff del caso contro Terraform Labs non è d’accordo con il giudice Torres del caso contro Ripple.
Da notare però che il giudice Rakoff non ha detto che sono da considerare security anche se vengono vendute sugli exchange, ma solo che si rifiuta di fare questa distinzione. Inoltre qualsiasi cosa decida non influirà sulla sentenza del giudice Torres a favore di XRP.
Oggi comunque XRP sta perdendo poco sui mercati, mentee ad esempio perde un po’ di più SOL di Solana. Quindi per ora i mercati crypto non sembrano spaventati, anche se invece il titolo Coinbase al Nasdaq perde l’8%.