Oggi, venerdì 28 luglio 2023, alle 14:30 ore italiane, verrà comunicato il dato ufficiale definitivo del Core PCE di giugno negli USA.
PCE sta per Personal Consumption Expenditures, ed il suo indice misura le spese dei privati per i consumi, escludendo cibo ed energia.
Il fatto è che questo indice rende più facile osservare le tendenze sottostanti all’inflazione, tanto che è attentamente monitorato dalla banca centrale statunitense (Federal Reserve) per prendere le proprie decisioni di politica monetaria.
Se si osserva il grafico dell’andamento di questo indice negli ultimi mesi si nota chiaramente che è da quasi un anno che risulta essere relativamente fermo. Ovvero mentre l’inflazione generale è scesa dall’8,5% al 3%, nel medesimo periodo il Core PCE è rimasto quasi sempre attorno a 4,6% o 4,7%, ovvero molto stabile (troppo stabile).
Questa differenza spiega piuttosto bene perchè la politica monetaria della Fed sia ancora estremamente restrittiva, nonostante l’inflazione generale si sia più che dimezzata.
Ma le aspettative per il dato di oggi pomeriggio sono che il Core PCE a giugno potrebbe essere sceso al 4,2%, ovvero nettamente al di sotto del 4,6% di maggio.
Va però detto che già a febbraio era stata prevista una discesa al 4,3% che poi non si è materializzata.
Gli scenari possibili sono tre.
O il dato più o meno rispetterà le aspettative, e quindi i mercati potrebbero persino non reagire dopo la sua pubblicazione.
O, come a febbraio, sarà peggiore delle attese, ed i mercati potrebbero reagire male (perchè significherebbe che la politica monetaria della Fed rimarrà molto restrittiva ancora a lungo).
Oppure, ma è meno probabile, sarà nettamente migliore delle attese, ed in questo caso i mercati potrebbero reagire bene, sperando in una prossima riduzione dei tassi di interesse.
Non dimentichiamoci che in questo momento i mercati prevedono che non ci saranno più aumenti dei tassi nei prossimi mesi, e che addirittura a marzo 2024 potrebbe esserci un primo lieve taglio. Se i dati di oggi confermeranno questa ipotesi, già prezzata, potrebbe non esserci alcuna reazione significativa.