Oggi BlockFi ha dichiarato ufficialmente di aver chiesto il Chapter 11 insieme a otto sue società affiliate.
L’obiettivo sarebbe quello di “stabilizzare la propria attività e fornire alla società l’opportunità di portare a termine un’operazione di ristrutturazione completa che massimizzi il valore per tutti i clienti e le altre parti interessate”.
Inoltre specifica che, nell’ambito dei suoi sforzi di ristrutturazione, la società si concentrerà sul recupero di tutti i crediti dovuti dalle controparti, tra cui FTX.
Tuttavia, per “garantire una transizione agevole al Chapter 11”, BlockFi sta presentando al tribunale una serie di mozioni per consentire alla società di continuare a svolgere la propria attività.
Infatti il Chapter 11 della legge fallimentare degli USA consente alle imprese che lo utilizzano di ristrutturarsi, anche dopo aver dichiarato fallimento.
Va però sottolineato che le attività della piattaforma continuano ad essere sospese in questo momento, ma BlockFi dichiara di avere 256,9 milioni di dollari in contanti che dovrebbero fornire liquidità sufficiente per supportare le operazioni durante il processo di ristrutturazione.
Quindi non è ancora detto che la società venga liquidata.