Dopo il crollo di fine giugno, negli ultimi giorni si è verificato un nuovo significativo calo del valore di mercato di LTX, ovvero il token creato dal figlio di Rocco Siffredi, Lorenzo Tano.
A fine giugno il prezzo era calato a 44 milionesimi di dollaro, mentre ora è sceso anche sotto i 39.
Rispetto al valore massimo registrato fino ad ora (circa 150 milionesimi di dollaro il giorno del lancio da parte di Rocco Siffredi), il valore attuale è del 74%, sebbene sia ancora di molto superiore al prezzo iniziale del 20 aprile.
In altre parole quando LTX fu lanciato da Lorenzo Tano non riscosse particolare successo, ma quando lo lanciò il padre fece registrare ben due grosse impennate.
La prima tra il 4 e l’8 maggio, quando ha fatto registrare il massimo storico, e la seconda tra il 15 ed il 20 maggio. Da allora invece praticamente non ha fatto altro che scendere, fino ad ora.
In particolare il prezzo odierno è in linea con quello da cui partì l’8 maggio per toccare il massimo storico nel giro di poche ore. Da allora era sempre rimasto sopra i 40 millesimi, ma ormai è da una settimana che continua a scendere.
Difficile dire cosa accadrà in futuro al prezzo di questo token, sia sul breve che sul lungo periodo.
Da notare però che il prezzo iniziale era veramente molto basso (probabilmente troppo), e che fino al 3 maggio non aveva mai superato i 10 milionesimi di dollaro. Quindi è più che evidente che quella di maggio sia stata una mini-bolla speculativa, poi scoppiata a giugno.
Nonostante ciò, il prezzo attuale è comunque di circa quattro volte quello pre-bolla. Questo fa pensare che, da un lato, avrebbe ancora ulteriori potenzialità di calo (in teoria), mentre dall’altro l’intervento di Rocco Siffredi alla fine è effettivamente servito per farlo salire di quattro volte, al netto della mini-bolla che si è gonfiata a causa sua.