Vi abbiamo già parlato in passato dei veri e propri blocchi alla pubblicità di criptovalute, ICO, e affini aggiunti ultimamente da Facebook, Google e Twitter, e di come questi di fatto siano blocchi che non interferiscono solo sulle attività illecite, ma anche su quelle perfettamente legali.
A tal proposito l’agenzia di stampa russa Tass ieri ha pubblicato un comunicato con il quale annuncia che l’associazione russa per le criptovalute e la blockchain RACIB (Russian Association of Cryptocurrency and Blockchain), in collaborazione con altre associazioni di settore cinesi e coreane, hanno intenzione di intentare una causa comune contro Google, Twitter, Facebook, e Yandex (il motore di ricerca russo) per questi blocchi. Lo ha annunciato il capo dell’associazione Yuri Pripachkin durante il congresso “Blockchain RF-2018”.
Pripachkin ha dichiarato:
“Riteniamo che questo sia un utilizzo di una posizione di monopolio delle quattro società che sono entrate a far parte di un vero e proprio cartello per manipolare il mercato. Il divieto di queste quattro organizzazioni ha portato a un calo significativo del mercato negli ultimi mesi”.
PS: le informazioni riportate in questo articolo sono state ottenute con la traduzione automatica dell’articolo originale dal russo con Google Translate.
Fonte: tass.ru/ekonomika/5070512