Marco Cavicchioli
Su buybitcoinworldwide.com c’è un grafico che mostra le variazioni settimanali della volatilità del prezzo di Bitcoin nel corso degli anni.
Questo indice di volatilità misura quanto fluttua il prezzo di Bitcoin, ed il grafico mostra le medie a 30 giorni di tale indice.
Escludendo i primi anni, quando il mercato di BTC era troppo piccolo per essere interessante da analizzare, si nota che spesso a luglio la volatilità si è ridotta.
Ad esempio l’ultimo dato riportato nel grafico, quello del 17 luglio 2023 (1,3%), è inferiore rispetto a quello di fine giugno ( 2%), e nettamente inferiore a quello del picco di marzo (3,4%).
Anche l’anno scorso a luglio fu nettamente inferiore a quello di giugno, e persino nel 2021.
Addirittura nel 2020 a luglio si toccarono dei picchi minimi di volatilità ancora inferiori rispetto a quelli di quest’anno.
Invece il 2019 fece eccezione, con un forte incremento da maggio a luglio, ma fu solo grazie all’annuncio del progetto crypto di Facebook (poi fallito negli anni successivi).
Nel 2018 invece luglio fu un mese più tranquillo di giugno esattamente come negli anni successivi.
Quindi dal 2018 in poi a luglio la volatilità del prezzo di Bitcoin si è sempre ridotta, tranne che nel 2019 a causa di Facebook. Pertanto ciò che sta accadendo quest’anno è perfettamente in linea con il recente passato.
Oltretutto la stessa cosa non si più dire per agosto.
L’anno scorso ad agosto ci fu un leggero incremento della volatilità, così come anche due anni fa e nel 2020. Il 2019 ha fatto eccezione solo perchè si stava sgonfiando la mini-bolla dovuta a Facebook.
Comunque anche nel 2018 ad agosto ci fu un leggero aumento.
Questo suggerisce che forse anche ad agosto 2023 ci potrebbe essere qualche movimento del mercato crypto un po’ maggiore rispetto a quelli di luglio, sebbene non ci sia da attendersi grandi cose.
Da notare infine che l’attuale livello è sì molto basso, ma ancora superiore ai minimi storici di gennaio 2013 ed a quelli di aprile ed ottobre 2016.
