A partire dal 24 dicembre YouTube ha avviato un’ampia campagna di rimozione di video riguardanti le criptovalute.
Alcuni youtuber hanno rivelato che la piattaforma ha deciso di rimuovere molti dei loro video, mentre altri canali crypto per ora lamentano solo poche rimozioni (alcuni invece non sono stati toccati da questa campagna).
In Italia ad esempio sia Tiziano Tridico che Luca Boiardi di The Crypto Gataway hanno rivelato di aver ricevuto gli avvisi di rimozione di alcuni video, con lo “strike” che proibisce loro di pubblicare nuovi video per sette giorni, ed anche il mio canale ha subito la stessa sorte.
Nel mio caso ed in quello di Luca per ora i video rimossi sono pochissimi, sebbene lo strike lo abbiamo ricevuto lo stesso, mente invece Tiziano ha rivelato che i suoi video rimossi sono molti, tanto che ha deciso momentaneamente di renderli privati tutti tranne l’ultimo.
Secondo una prima ipotesi i video sarebbero stati rimossi a causa dei link che portavano verso siti di exchange, o siti che consentono l’acquisto di token o altri beni/asset ritenuti “pericolosi”.
Nel mio caso specifico ad esempio i soli due video rimossi recavano in descrizione per l’appunto i link ad alcuni noti exchange, tra cui Coinbase, Bitstamp, Kraken, Blockchain.com e The Rock Trading.
Anche altri youtuber che non si occupano di criptovalute avrebbero confermato di aver ricevuto in questi giorni la rimozione di video, e lo strike, a causa di link nei loro video che puntavano a siti in cui era possibile acquistare beni o asset ritenuti “pericolosi” da YouTube.
Pertanto, se questa ipotesi fosse corretta, non si tratterebbe di una campagna specifica contro le criptovalute, ma contro i siti web che vendono prodotti ritenuti per l’appunto “pericolosi”. Tuttavia per ora risulterebbe che solo alcuni specifici settori siano finiti sotto indagine da parte della piattaforma, tra cui quello delle criptovalute che sembrerebbe essere il più colpito.
In realtà però non ci sono certezze, anche perchè da un lato non si ha conferma che tutti i video rimossi contenessero link a tali siti, mentre dall’altro lato i casi noti che non riguardano le criptovalute sarebbero ancora troppo pochi per poter affermare che non si possa invece trattare solamente di una coincidenza.
Quindi ad oggi le cause che hanno portato a questo “attacco” non sono ancora chiare, sebbene iniziamo ad avere un’idea di cosa potrebbe essere successo. Se in futuro ci saranno altre novità a riguardo vi informeremo.
Un’ultima cosa: ad oggi comunque nessun canale crypto sembra essere stato chiuso. Pare che al massimo, oltre alla rimozione di alcuni video, per ora siano state bloccate le pubblicazioni di nuovi video per una settimana, pertanto in teoria a partire dalla prossima settimana tutto potrebbe tornare alla normalità. Anzi, visto che alcuni canali non sono ancora stati toccati, anche in questi giorni la pubblicazione di video che parlano di criptovalute potrebbe proseguire, solamente però da quei canali che non hanno ricevuto alcuno strike (ma non è detto che la campagna di YouTube sia finita…).