Dopo più di un mese di sofferenza sotto quota 4.000 dollari, Bitcoin dà qualche segno di ripresa, tornando al di sopra di quella soglia psicologica.
Certo, fino ad un mese e mezzo fa sembrava stabile poco sopra quota 6.000, ma a causa del fork di Bitcoin Cash di metà novembre, con annessa hashwar, aveva subito pesanti perdite, culminate il 15 dicembre con il nuovo record minimo del 2018, sotto i 3.200 dollari.
La crescita di ieri, che lo ha portato attorno a quota 4.200 dollari, pertanto non deve essere vista come una “rinascita” di BTC, anche perchè è ancora ben al di sotto dei valori medi dell’anno. Inoltre non è nemmeno detto che questa ripresa si mantenga nel tempo, visto che diversi analisti sembrano propendere per un perdurare di questa situazione di oscillazione tra 3.000 e 6.000 dollari circa.
Tanto che la crescita iniziata a partire dal 16 dicembre è stata soprannominata il “rally di Natale”, per indicare una crescita temporanea che però a breve potrebbe terminare. Durante questo periodo di crescita il prezzo potrebbe anche riavvicinarsi a quota 6.000 dollari, ma non è assolutamente detto che poi possa mantenersi attorno a quelle cifre: in seguito infatti potrebbe nuovamente crollare verso quota 3.000.
Va detto che ad oggi c’è ancora molta incertezza sull’evoluzione del prezzo di BTC sul medio e lungo periodo, mentre sul breve il peggio sembra essere passato.