La situazione economico/finanziaria del Venezuela è terribile, e continua a peggiorare.
Il valore della moneta locale, il bolivar, oramai è irrisorio, ed i cittadini sono costretti a cercare delle alternative. Recentemente si è verificato il picco massimo storico di cambi tra bolivar e bitcoin, ma da pochi giorni a questa parte è scattata una vera e propria ulteriore “corsa” al bitcoin!
Infatti nella la settimana iniziata il 6 ottobre (ovvero da meno di 3 giorni) non solo su LocalBitcoins si è verificato un nuovo picco massimo di cambi di bolivar in bitcoin, ma il volume di BTC scambiati è già del 20% superiore ai 7 giorni precedenti.
Ovvero siamo passati da una media di poco inferiore ai 900 BTC scambiati in una settimana su LocalBitcoins, ad oltre 1.070 BTC scambiati in meno di 3 giorni (equivalenti ad oltre 7 milioni di dollari). Il grafico rende bene l’idea di questa vera e propria impennata degli scambi, dovuta molto probabilmente al tentativo dei venezuelani di sbarazzarsi dei bolivar.
D’altronde l’alternativa proposta dal governo venezuelano, il Petro, non convince affatto, quindi non c’è da stupirsi che i venezuelani abbiano deciso di buttarsi invece su Bitcoin (sulla cui affidabilità invece non c’è nessun dubbio). Anche perchè, a differenza ad esempio dei dollari americani, scambiare bitcoin è più facile e soprattutto privo di qualsiasi limite o ostacolo.
Il Venezuela diventerà il primo Stato al mondo in cui circoleranno più criptovalute che monete fiat? Per ora non è così, ed è ampiamente prematuro fare previsioni in tal senso, ma le probabilità che ciò prima o poi accada sembrano aumentare di giorno in giorno…