Una cosa che in pochi sanno è che la crittografia asimmetrica che sta alla base dei wallet di criptovalute serve fondamentalmente per firmare digitalmente le transazioni in modo che siano autorizzabili solo dal proprietario del wallet stesso.
Un’altra cosa di cui pochi sono a conoscenza è che il browser Opera è stato acquistato dal più grande operatore nel campo del mining di criptovalute, che ha fatto sapere che presto potrebbe integrare all’interno dello stesso browser un wallet nativo per criptovalute.
Quindi a breve potremmo avere già disponibile per il download e l’utilizzo un browser con un wallet integrato. A quel punto, volendo, il browser stesso potrà utilizzare il wallet integrato non solo per firmare digitalmente (e quindi autorizzare) le transazioni di invio di criptovalute, ma anche per firmare digitalmente molte altre cose. Come ad esempio il login ai siti web…
Se così sarà non avremo più bisogno delle password per accedere ad un sito web, perchè l’accesso alla propria area riservata potrà essere effettuato semplicemente grazie alla firma digitale del wallet. Certo, il wallet stesso avrà una password, ma sarà una sola.
Pertanto basterà un’unica password che dà accesso al wallet integrato nel browser per poter accedere a tutti quei siti che metteranno a disposizione il login tramite firma digitale del wallet stesso.
Tuttavia mentre la prossima versione di Opera con il wallet integrato potrebbe essere disponibile nel giro di qualche settimana, o mese al massimo, per avere siti web che consentano il login tramite firma digitale del wallet potrebbero volerci anni. Anzi, in teoria potrebbero anche non arrivare mai, ma nel momento in cui dovesse diffondersi l’utilizzo di browser con wallet integrato, è probabile che qualcuno scelga di offrire questa modalità di accesso semplice ed immediata per attrarre utenti con una user experience molto semplificata (soprattutto per quanto riguarda i siti di ecommerce).
Quindi se da un lato i browser con wallet integrato sono già quasi realtà, dall’altro è probabile che la loro diffusione porti inevitabilmente anche alla sostituzione delle password con le firme digitali dei wallet come forma di accesso su molti siti web, partendo proprio da quelli di ecommerce. A quel punto immaginare di collegare anche i pagamenti sui siti web al wallet stesso è un attimo… 😉