Internet, sebbene non sia ancora stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco… di fatto lo è! Tanto che c’è addirittura chi lo ha proposto seriamente a causa del fatto che “L’Internet aperto come lo utilizziamo oggi potrebbe scomparire e lasciare progressivamente il posto a “reti proprietarie” sulle quali sarebbe pratica corrente una discriminazione d’accesso, un controllo dei dati trasmessi”. Anche Ignacio Arroyo, docente di diritto mercantile all’Università Autonoma di Barcellona, sostiene che si dovrebbe “proteggere internet come un bene comune dell’umanità”.
Internet infatti può essere ritenuto un patrimonio dell’umanità perchè non è proprietà di nessuno in particolare, ed anzi è di proprietà di tutti. Infatti la Rete è sì fatta di server o collegamenti che sono di proprietà di qualcuno, ma nessuno li possiede tutti. Anzi, nello specifico Internet non è la Rete dei server e dei collegamenti, ma è l’insieme di protocolli che queste attrezzature utilizzano per comunicare tra di loro.
Questi protocolli sono pubblici, e non privati, e oramai fanno parte del patrimonio culturale dell’umanità, visto che di fatto sono solo conoscenza. Chiunque possieda dei server, o sia in grado di creare dei collegamenti seguendo quei protocolli, può aggiungersi alla Rete, senza che questo implichi che ne possieda un pezzo. Infatti non si può possedere una conoscenza pubblica. Ad esempio, una volta scoperta la velocità della luce nel vuoto, chi la possiede? La domanda è talmente assurda da sembrare stupida. Anzi, lo è, perchè fondamentalmente è errata: una conoscenza pubblica infatti non può proprio essere materialmente posseduta da nessuno.
In altre parole si può possedere una parte delle attrezzature che vengono usate per connettersi ad Internet, ma non si possono possedere i protocolli che vengono utilizzati per connettere queste attrezzature. La Rete è di fatto l’insieme totale di tutte queste attrezzature, ma chiunque può aggiungerne delle altre: l’unica cosa fissa, unica, necessaria e centrale sono i protocolli. Quindi Internet fondamentalmente è conoscenza, mentre la Rete che è stata costruita con i suoi protocolli è qualcosa di fisico senza alcun singolo proprietario.
Ebbene, la stessa identica cosa vale per Bitcoin! Da questo punto di vista infatti Bitcoin e Internet sono identici. Anche Bitcoin è solo un protocollo pubblico ed aperto, che tutti possono conoscere (e quindi possedere). In altri termini oramai Bitcoin è patrimonio dell’umanità, anche senza la conferma dell’Unesco.
Inoltre è un patrimonio che, volenti o nolenti, siamo destinati a possedere ancora per molto tempo. E la cosa bella è che ognuno di noi può “possederne” un pezzettino: basta conoscerlo! In fondo anche Bitcoin fondamentalmente è conoscenza.